domenica 18 settembre 2016

Ultimo giorno

Non sentiamo la sveglia. O meglio molto probabilmente non suona perchè il cellulare si è scaricato quindi ci svegliamo veramente tardi e oggi avremmo milioni di cose da fare. Siamo nella Snaefell (montagna innevata) peninsula e qui c'è veramente parecchio da fare. Intanto c'è il sole, il che finalmente ci rallegra. Purtroppo M. mi porta la museo dello squalo dove lui e C. erano andati 3 anni fa. Una prelibatezza della cucina islandese è lo squalo marcio (rotten shark). In pratica lo squalo groenlandese, il più grande della specie, è tossico se mangiato fresco perchè il fegato rilascia ammoniaca ed altre tossine per tutto il suo corpo come antigelo. Non si sa come sia stato scoperto ma se invece lo lasci a seccare (e imputridire) all'aperto per 4 mesi l'ammoniaca se ne va e diventa mangiabile. Per lo meno non muori perchè a vedere la faccia di chi lo mangia non si direbbe molto mangiabile. Io mi dispiace ma non ho lo stomaco abbastanza forte manco per provarne un pezzettino. Già solo la puzza di squalo morto che c'è in giro mi fa venire da vomitare, vedere i 4 ragazzi con noi nel gruppo provarlo ed esserne disgustati non mi invoglia di certo, aggiungo il fatto che è mattina. No No. Io non l'ho provato. M. ha già dato l'altra volta.
Dopo questa prima tappa terrificante, partiamo con il giro (anzi periplo) della penisola. Anche qui c'è un ghiacciaio che si fa vedere solo dopo un pò, campi di lava e muschio sterminati, piccoli vulcani ovunque, grotte, cascate, scogliere e spiaggioni favolosi (la spiaggi di Djupalonssandur è favolosa, ci sarei stata delle ore!!). E' un pò un riassunto di tutti gli ambienti che abbiamo visto in giro per l'isola condensati in una penisola. Putroppo non riusciamo a fare tutto quello che volevamo, ci sono delle bellissime passeggiate ovunque. Abbiamo ancora parecchi chilometri da fare per arrivare all'aeroporto. Partiamo domani ma alle 6 del mattino e abbiamo prenotato il più triste e sporco ostello che abbia mai trovato proprio a 2 km da li.
Nel tragitto ci fermiamo quindi a prenderci una birra celebrativa di chiusura viaggio a Reykjavik e poi purtroppo ci prepariamo per il ritorno.
Viaggio favoloso!!
Aspettatevi le foto a breve e anche un post riassuntivo con dei consigli di viaggi per chi vuole andare in Islanda prossimamente.

Volpe artica

Questa mattina la iniziamo tra i cavalli e conosciamo la volpetta addomesticata della signora che ci ospita. Ieri lei aveva menzionato che aveva una volpe "domestica" e io questa mattina con disinvoltura le ho detto che abbiamo visto tutti gli animali tranne la volpe e lei zaac se vuoi la vado a prendere! Se ne arriva con una volpina grigia di 4 mesi troppo bellina al guinzaglio. Non stava ferma un secondo, saltellava e tirava. La portiamo insieme ai cavalli perchè lei dice che giocano molto insieme ma in realtà le due specie si ignorano abbastanza se non che la volpina si mangia tutta la merda del cavallo....il che non è piacevole!! Soprattutto se vuoi giocare un pò con lei...
Comunque la signora ci spiega un pò di cose: che quando sono piccole le volpi artiche sono tutte grigio scuro/marrone e poi cambiano colore ma non si sa bene che colore possono prendere, dal bianco, al grigio, al nero. Alla sua stanno spuntando dei peletti bianchi sul muso ma è ancora piccola. Poi ci dice che molti le addomesticano ma alcune cose nessuno riesce poi a fargliele fare, tipo evitare di mordere o fare la cacca ovunque... Poi ci racconta che loro in realtà le foche le uccidono perchè si mangiano i nidi di un'anatra che vive da ste parti che è molto preziosa. Loro raccolgono le piume con cui questa anatra fa il nido e le rivendono. Sono richiestissime per fare abbigliamento da montagna perchè impermiabili e calde, molto meglio delle piume d'oca. Quindi appena vedono una volpe le sparano a vista...questa non so come ha fatto a sopravvivere...
Purtroppo dobbiamo ripartire da questo posto da favola. E ci rimettiamo in strada tra i favolosi fiordi e la terribile strada. Oggi di nuovo il tempo non è bello, la strada è ancora sterrata per un pezzo e ancora con dei bei strapiombi per un pò. Non abbiamo molte tappe da fare, qui c'è solo da godersi il paesaggio, qualche foto qui e li e un bel bagno in una pozzetta (finora la più bella) consigliataci da dei ragazzi canadesi questa mattina a colazione. Questa è tutta naturale, incastrata nella roccia con vista mare. Bellissima. Ci fanno compagnia altri due canadesi e chiacchieriamo un pò rilassandoci. :)
Arriviamo in serata nel bel paesino di Stikkisholmur, altrimenti battezzato da me Stikkistikki.
M. qui c'è già stato con un suo amico qualche anno fa. Ci rilassiamo anche se la casa di stanotte non ha nulla a che vedere con quella di ieri...:(

venerdì 16 settembre 2016

Posto da favola

Ci svegliamo presto perché oggi (e i prossimi due giorni) abbiamo parecchi chilometri da fare. Il tempo non è un gran che, il sole non lo vediamo ma non fa freddo e piove ma non troppo. Oggi in lista abbiamo una serie infinita di fiordi. Ce n'è uno grande che ne contiene altri 8 uno in fila all'altro. Sono praticamente tutti delle insenature dove l'oceano si è infilato in mezzo a montagne che cadono per lo più a strapiombo.  Spesso c'e lo spazio giusto per la strada. Nel mezzo non c'è molta vita, qualche fattoria, tante pecore e qualche locanda. Per fortuna anche qualche distributore di benzina.
Troviamo solo 2 paesi verso la fine della parte nord: Sudavik, dove c'è il centro della volpe artica e in un recinto vediamo 2 volpettine carinissime, e Isafjordur, niente di che.  Ci inoltriamo un po più a nord ancora e poi scendiamo. Fino qui abbiamo seguito i fiordi lungo tutto il loro perimetro,  adesso però li tagliamo (perché la strada fa cosi). Qui i fiordi sono più piccoli e il più delle volte non c'è che un sentiero che arriva alla punta.  Passiamo qualche tunnel e poi una fantastica strada sterrata (non è poi così bucata come quella per Dettifoss) con un bellissimo panorama ma che brividi di paura (parlo per me ovviamente)!!! Tornanti, sali e scendi, ghiaia e zero guardrail!!!
Raggiungiamo l' impressionante cascata di Dynjandi e poi andiamo nella nostra casa airbnb. Praticamente la cascata è a più o meno a 5km da quattro case, alla cascata si trova il bivio per raggiungere casa nostra, dopo ben 10 km lungo la strada che taglia la montagna che cade nel fiordo, alla fine c'è una fattoria di cavalli magnifica. Una vista su tutto il fiordo, piscina per nuotare a 25 gradi, pozzetta per immergersi e rilassarsi a 38, cavalli, prato con balle di fieno, stagno con le papere, serra, montagna e spiaggetta con foche che nuotano. E non vi dico la casa!! Da sogno. Ovviamente non siamo gli unici. 5 stanze ci sono e 5 sono occupate. Facciamo una passeggiata serale in tutto sto ben di dio! Stratosferico!!! Unico problema a vivere qui è che d'inverno sono completamente isolati da novembre a maggio per via della neve con solo il postino che passa una volta ogni 2 mesi o 2 volte al mese (non mi ricordo) con la barca. Wow!!!!

giovedì 15 settembre 2016

E mettilo un guardrail ogni tanto

Facciamo abbondante colazione e partiamo alla volta dei fiordi del Nord Ovest. Non abbiano moltissima strada da fare per arrivare al nostro ostello a Holmavik ma ovviamente non ci fermiamo qui. Ci stiamo addentrando in terre molto desolate. Si vedono solo pecore e foche (ormai mi è venuto un occhio bionico per avvistarle) che si mimetizzano con le paperelle: queste passano il tempo con la testa dentro l'acqua e le chiappette all'aria e da lontano non capisco bene cosa sono.  Decidiamo di proseguire verso Nord dove c'è solo strada sterrata e  poi il nulla. Dopo un'ottantina di km la strada finisce ma non la terra. Quella rimane inabitata se non per qualche casa raggiungibile solo in barca o aereo.
Noi ne facciamo solo una cinquantina di questi ultimi 80 km incontrando giusto qualche macchina nella via. Il posto è molto bello solo che io l'andata non me la godo proprio in scioltezza dato che la strada è in parecchi pezzi a strapiombo senza guardrail e io viaggio proprio dal lato sbagliato!!! Il ritorno va decisamente meglio essendo dal lato della montagna :) Sulla via quasi a casa ci fermiamo a fare il bagno in un posto spettacolo suggerito in un blog che ho trovato tempo fa. Sono tre piccole piscinette con acqua naturale a tre temperature differenti proprio a pochi metri dal mare. Noi consideriamo solo quella calda ovviamente!!!

martedì 13 settembre 2016

Il ciccione marino

Partiamo da Akureyri e rifacciamo la strada x Hauganes che abbiamo fatto di notte e ieri pomeriggio ma questa volta ci spingiamo a fare tutto il giro della Trollaskagi la penisola dei troll. Qui ci sono parecchie montagne con la punta innevata dopo la pioggia degli scorsi giorni che cadono rapidamente verso il mare. Ci sono anche degli skilifts ma qui secondo me fanno tanto sci alpinismo. La zona è molto bella e i due paesi che incrociamo non sono male. Soprattutto Siglufjordur è un vero e proprio gioiellino. Peccato che il museo delle aringhe in questo periodo apre alle 3. Rimaniamo a fare qualche foto e poi continuiamo. Qui troviamo nel giro di pochi km 3 tunnel (in tutta l'isola ne avevano beccato solo uno a sud est) e uno di questi è a un solo senso di marcia con le piazzole ogni tanto per far spazio....
Continuiamo verso ovest dove finalmente esce un bel sole caldo e dove la terra è più smussata. Sembra quasi un po'più un paesaggio irlandese...
Ci dirigiamo in un posto sopra Hvammastagi dove dicono esserci tante foche. In realtà fa un po'ridere che facciamo tutta sta strada per vedete delle foche dato che veniamo da Dublino che di foche ne ha parecchie e io un paio di settimane fa facevo kayak a Dalkey Island proprio in mezzo alle foche. Ma le fochine sono sempre carine da vedere e in kayak non avevo la macchina foto...
Ci sarebbero due posti dove vedere le foche. Troviamo il primo, pensando sia il secondo e vediamo le foche ma sono lontane. Un po'delusi ripieghiamo con una bella passeggiata al sole costeggiando il mare finché non ci bloccano le staccionate delle pecore. Decidiamo di proseguire ancora un po' e raggiungiamo il secondo posto un po'più attrezzato, addirittura c'è una capsula con i cannocchiali. L'isola dove si spiaggiano non è vicinissima, loro si vedono ma le foto non vengono bene se non hai uno zoom. Però ce ne sono tante che nuotano in giro e in una spiaggetta vicina ne vediamo una decina che giocano e prendono il sole. Che carine!!! Poi hanno dei baffoni!! Ci facciamo delle risate assurde quando poi realizziamo che una cosa che io pensavo fosse una roccia era in realtà una foca enorme. Non so se fosse una foca, un tricheco o un leone marino ma era grande almeno quanto 4 foche messe insieme. Abbiamo poi cercato su internet cosa potesse essere ma non aveva zanne come il tricheco, forse era un leone marino. Noi l l'abbiamo battezzato il ciccione marino.
Per la notte finalmente stiamo in un albergo normale con il letto matrimoniale invece dei letti singoli o a castello e un bagno in camera. Wow wow!! E super sorpresa prima di andare a dormire? Aurora boreale!!! :) bella!!

Balene e merluzzi

Il tempo non è dei migliori e oggi abbiamo prenotato l'escursione in barca per andare a vedere le balene. Ci chiediamo se la fanno anche con il brutto tempo come se non venissimo dall'Irlanda dove le previsioni non le guardano ma fanno le cose e basta. Ovviamente arriviamo e la gente è già tutta pronta a partire. Sono tutti imbacuccati nelle super tute da tonno nostromo (M. ha anche il berretto in tema). OK si va. La barchetta non è enorme e noi non siamo tanti quindi è perfetto. Partiamo da Hauganes nel fiordo di Akureyri e ci dirigiamo verso l'interno e non verso mare aperto e dopo poco vediamo gli sbuffi. Queste sono le humpback (non mi chiedete in italiano chi sono perché non lo so) ossia quelle carine con la tipica codina con il bianco sotto, giusto per intenderci tra professionisti. Sono grossette aggiungerei anche. Probabilmente sono due ma alla fine ci troviamo a inseguirne una che ci nuota vicino. Fa qualche sbuffo di seguito in superficie, poi si sente che inspira più profondamente e allora poi si immerge ed è li che spunta la pinnetta. Che carina!!! Dopo di che rimane sotto per un 5 minuti e va a capire dove riemerge. Ma questa non va lontano da noi ogni volta e addirittura per un po rimane a sbuffare in superficie. Io sono convinta che quando ce ne siamo andati si è rattristata perché si divertiva a giocare con noi...
Sarei rimasta li a guardarla per giorni interi ma dopo una certa bisogna pure andarsene anche perché io non sapevo bene (magari leggere prima di prenotare...) ma l'escursione prevedeva anche la pesca. Cosi la barchetta, che da un lato aveva 6 o 7 canne da pesca attaccate, si ferma e il capitano ci fa vedere come far scendere l'amo e come farlo risalire. Ok pescate. Ehm....io non avevo idea... Cmq dopo circa 2 secondi la gente inizia a tirare su dei pesci enormi. Con una facilità estrema per di più. Dopo un'attimo di titubanza, capiamo che la lenza era troppo alta, la abbassiamo e M. acchiappa un bel pesciazzo (le foto del trofeo, tipo 100, arriveranno). Merluzzo atlantico. Evvaiiii stasera fish and chips!!!!
Dopo di che il mio turno...vabbe l'ho preso ma per la coda e mentre lo tiravo su ha battuto una capocciata enorme sulla barca ed è scappato... Dai alla fine uno è più che sufficiente per una bella cenetta!! Bravo M.!
Rientriamo felici e contenti con tante foto e pure la cena per domani sera. Stasera in realtà siamo ad Akureyri che è la seconda città di Islanda e che qualche localetto carino ce l'ha quindi ci teniamo il merluzzetto per domani.
Andiamo quindi a fare un giro della città. Qui penso che d'inverno ci sia parecchia neve. Tutta la città e il fiordo sono circondati da belle montagne, la gente ha fuori di casa le motoslitte, le casette sono tutte carine e colorate. È piccolina ma mi è piaciuta più di Reykjavik (a parte la chiesa). Abbiamo fatto la lavatrice mentre ci bevevamo una birretta guardando video di gente che sciava sul fiordo (non vi dico la scimmia!!!), mangiato e cucinato per i prossimi giorni.

lunedì 12 settembre 2016

Lago Myvatn

Ci svegliamo con il sole!!! Evvai!! Oggi abbiamo milioni di cose da vedere.
Iniziamo subito con l'escursione più lunga per paura che il tempo non regga. Qui è tutta un'area geotermale e quindi ci rechiamo a vedere una centrale geotermale piena di grossi geyser. Qui c'è un bel laghetto dentro ad una cratere rotondo rotondo (Viti crater) e poi ci incamminiamo a vedere delle pozze di acqua bollente piena di zolfo e circondate di lava. Sulla mappa c'è un bel giro della zona ma ci sembra un pó lunghetto e quindi diciamo ok ne facciamo solo un pezzo e poi torniamo. Alla fine lo facciamo tutto tanto è incredibilmente bello. Si inizia con le pozze di zolfo dove si vede proprio l'acqua bollire, poi passiamo alla lava solidificata, poi un mini vulcano aperto da cui si vede perfettamente il percorso che ha fatto il fiume di lava e poi camminiamo in mezzo a tutta una parte surreale in cui tra le spaccature della lava esce ancora il fumo. Veramente pazzesco!!! Ovviamente milioni di foto (cercherò di aggiungerle quando torno). E quando ci ricapita di camminare sulla lava ancora fumante??
Qui a nord l'autunno è inoltrato e ci sono dei colori bellissimi.  Il nero della lava contrasta con  tutte le tonalità del rosso, giallo e verde delle piante/muschi e licheni. E noi siamo immersi in tutto questo.
Secondo posto in cui ci fermiamo è tutta un'area piena di geyser e laghetti di fango bollente. Una puzza di zolfo assurda e un fumo mostruoso proveniente da vari mucchietti di roccia che fanno uscire il vapore di pozze più sotterranee. Delle forze della natura impressionanti.    Qui ci sarebbe un bel giro a piedi x salire su una montagna sovrastante l'area ma ci rinunciamo perchè troppo lungo.
Bisognerebbe starci una settimana qui perché c'è davvero tantissimo da fare.   Praticamente l'area è quella di un lago circondato da montagne/vulcani/lava e ci sono moltissimi itinerari a piedi per poter vedere tutto quanto. Ci accontentiamo di un buon assaggio di tutto che a noi sembra già tanto. 
Tappa successiva è una piccola grotta dove una volta si poteva fare il bagno. È in uno dei canyon che la lava ha creato asciugandosi e rompendosi. Qui è proprio evidente il fiume solidificato che prima scorreva liquido formando mille disegni. E ora tutto intorno si è riformata la vegetazione con i suoi splendidi colori.
Altri diversi effetti li vediamo in due posti successivi. In uno (Dimmuborgir) delle montagne di lava appuntita hanno costruito grotte e castelli e in un altro (Skutustadir) dei strani e surreali pseudo crateri hanno segnato tutto un lato del lago.
Questa zona è una bellezza e ci staremmo di piu ma dobbiamo proseguire. Per concludere la giornata bellissima ci siamo immersi di nuovo in un bagno geotermale.  L'acqua a 38 forse in una piscina naturale all'aperto bella grossa.  Fuori 7 gradi con il venticello e dentro l'acqua si sta da dio.  Abbiamo provato anche la piscina piu fredda con un bellissimo panorama sul lago e quella piu calda che adoro ma in cui io non posso stare piu di tanto se non svengo
Ultima chicca la cascata Godafoss al crepuscolo nella strada verso Akureyri

sabato 10 settembre 2016

Diluvio universale

Oggi ci spostiamo verso nord. Purtroppo piove a dirotto e per tutto il giorno senza interruzione.
In realtà nella prima parte è anche suggestivo.  Attraversiamo di nuovo una valle vulcanica di nulla, solo lava e muschi e licheni e acqua. Con le nuvole basse c'è un'atmosfera davvero particolare,  da altro mondo.
Per fortuna oggi non abbiamo da fare grosse escursioni e quindi riusciamo a vedere quasi tutto quello che ci eravamo stabiliti.  Ci siamo sicuramente limitati nelle foto che con la pioggia verrebbero uno schifo.

Attraversata la distesa di lava, facciamo una piccola deviazione verso una stazione di servizio/ristoro/punto di partenza per l'escursione ad Askja che non abbiamo potuto fare. È un posto bellissimo con le casette dal tetto di erba, la chiesetta, le caprette e i panni stesi all'aria sotto la tettoia.

Un'altra deviazione, ma questa volta imprevista, è la strada verso la famosa cascata Dettifoss che sbagliamo e invece di prendere quella bella e rilassante asfaltata prendiamo la tutta buchi dall'altro lato. Con la nostra Nissan Micra è uno spettacolo che vi lascio immaginare...
La cascata Dettifoss ce la riusciamo a vedere abbastanza tranquillamente nella sua impetuosità e sotto una pioggerellina più o meno leggera ma non ci azzardiamo ad andare a vedere la vicina (1.4km) Selfoss. Ci infradicieremmo.
Facciamo altre tappe per ammirare il paesaggio come per esempio l'Asbyrgi canyon, ma purtroppo non molte foto data la pioggia.
Passiamo per la costa e raggiungiamo il punto più a nord del nostro tragitto.  Il circolo polare artico tocca l'Islanda solo in un unico punto che è un'isola poco distante da qui.
Ci fermiamo a mangiare a Husavik un piccolo porticciolo di pescatori e cercatori di balene e finiamo a dormire in una fattoria di lava horses (così vengono chiamati i cavalli di qui).
Domani le previsioni dovrebbero essere migliori. Speriamo!!

Diga

Ci svegliamo con un po di pigrizia e ci dirigiamo verso ovest. La meta della giornata è una diga gigante che si trova al fondo di una strada sperduta nell'entroterra del nulla. Durante il tragitto ci sono varie cosette da vedere, prima fra tutte un'altra cascata impressionante, Hengifoss, che richiede un 40 minuti di cammino in salita.
Poi ci avventuriamo  su un altopiano letteralmente deserto, paesaggio quasi lunare o di un altro pianeta sicuramente. Solo qualche pecora, cespugli di muschi vari, sabbia nera, pietre vulcaniche e laghi e fiumi e acqua ovunque. Io sono davvero sconcertata dalla quantità di acqua che c'è qui. Ovunque. Tra quella che viene fuori dal terreno calda e quella che arriva da un qualche ghiacciaio che c'è sopra (qui c'è sempre un ghiacciaio sopra...) ce n'è davvero tanta.
A metà della via ci fermiamo in un rifugio che ha due fantastiche hot pots, ossia due pozze di acqua calda di sorgente. Una a 38° e l'altra a 43°. Fuori fa decisamente freschetto e l'idea di spogliarci non è delle migliori ma dopo un caffè caldo prendiamo coraggio e via. Il paradiso. Stare li con l'aria fresca fuori a mollo nell'acqua bollente è bellissimo. Poi siamo arrivati noi e non c'era nessuno. Una pozzetta solo per noi con vista cascata e nulla... Bellissimo!!!
A malincuore continuano il giro e arriviamo fino alla diga. Una diga gigante che li per li non sembra nulla di che fino a che non arriviamo alla fine dove si vede una prima cascata, un lungo scivolo che incanala l'acqua e poi una cascata immensa che si affaccia su un canyon mozzafiato! Per carità la cascata è artificiale ma di una tale imponenza!! E poi quanta acqua!!!! Proprio una bella giornata che non ci fa rimpiangere Askja, il posto che non abbiamo potuto raggiungere oggi.
Concludiamo la giornata con un giro su un quad a 6 ruote con il nostro padrone di casa e con il cane che ci corre dietro fino alla famosa cascata dietro casa. Che ridere!!! E poi quanti mirtilli!!!

venerdì 9 settembre 2016

Riposo

Oggi ci riposiamo un po. Abbiamo solo un centinaio di chilometri da fare e quindi ci svegliamo con calma, raggiungiamo la destinazione in cui staremo due notti Egilstadir, e conosciamo il nostro amico Arni, l'uomo che ci affitta la stanza. Un personaggio!! Ci presenta tutta la famiglia, ossia un cane, 3 gatti, 5 galline e un gallo. Siamo nel mezzo del nulla a 2km di strada sterrata dalla strada normale e intorno si vede solo un'altra casa in lontananza. Lui è un cacciatore di renne e volpi e in salotto ha una testa di una povera rennona enorme imbalsamata. Bleah. M. è salvo che non c'è il figlio che se no l'avrebbe portato a fare la doccia sotto la cascata che ha dietro casa. Robe da veri uomini... Vi lascio immaginare la sua faccia :)
Nel pomeriggio andiamo in un paesino sulla costa. I villaggi qui non sono nulla di che, non hanno un centro, le case sono tutte in lamiera, quello che è  impressionante è il paesaggio intorno. Anche qui le case sono incastonate tra cascate e rocce a gradoni e la strada x raggiungerle fa parte del viaggio. Bello.
Domani volevamo andare in un posto nel centro del nulla raggiungibile solo con 4x4 quindi andiamo al centro informazioni per capire come fare.... In pratica la strada panoramica è chiusa x troppa acqua (avremmo dovuto guadare dei torrenti) e l'altra strada è comunque meglio affrontarla con una guida. Ci chiedono la modica cifra di circa 294€ a testa x l'escursione di un giorno!!!!! Magari facciano altro....
Facciamo la spesa, benzina, sgranocchiamo qualcosa e poi a casa a rilassarci e a studiare cosa fare domani.
Ah comunque per curiosità.... Ho firmato per un nuovo lavoro!!! Oooopppsss

giovedì 8 settembre 2016

Il ghiacciaio più grande d'Europa

Oggi è una bella giornata (rispetto alla pioggia torrenziale di ieri sera) e la cosa ci rincuora dato che abbiamo prenotato l'escursione sul ghiacciaio. È una semplice camminata di 3h di cui 2h effettive sul ghiaccio con i ramponi ai piedi.
La nostra guida è una ragazza giovane inglese che lavora come guida sui ghiacciai della nuova Zelanda e che è stata mandata qui in Islanda perché hanno bisogno di aiuto dato un incremento spropositato di turisti ogni anno. È molto brava e preparata e ci porta a scorrazzare su una "linguetta" del ghiacciaio che arriva comoda comoda in bassa valle senza nessun lago al fondo. È davvero bello ( e si vede dal mio sorriso stampato in faccia)!!! il ghiaccio è tutto sporco dal nero della cenere vulcanica che crea dei disegni incredibili. Non c'è neve e quindi i crepacci sono ovviamente molti visibili (fin troppo) cosi noi andiamo slegati. Io sono l'unica che si fa cazziare ben 2 volte perché esco dai territori sicuri e M. è sempre l'ultimo perché rimane indietro a fare foto. Poi una fortuna con il tempo mostruosa!!! Ieri sera pioveva, domani pure. Oggi zero :)
Finito il nostro giro ramponato, ci rimettiamo in strada. Questo posto è incredibile!!! Ovunque ti giri vedi una morena. Alcune sono giganti...delle valli intere. Nel giro di 100km ci fermiamo mille volte a vedere e fotografare tutte le morene che vediamo, soprattutto le due con il lago alla fine. Gli iceberg che galleggiano sono impressionanti! Di ogni forma e tonalità di bianco/blu/grigio, si muovono lentamente e ne troviamo alcuni anche in spiaggia. Bellissimo.
Abbiamo parecchi chilometri da fare anche oggi ma dato che non rinunciamo a fermarci ovunque arriviamo comunque a buio inoltrato nel nostro alberghetto.

martedì 6 settembre 2016

Il sud

Non so da dove cominciare. Oggi abbiamo visto talmente tante cose favolose che mi sembra impossibile averle viste tutte in un solo giorno. Questa isola è pazzesca!!!
Iniziamo con tornare sulla terraferma.  Peccato che ci sia un sole fantastico ma un mare mosso tremendo e quindi la barca non riesce a portarci dove abbiamo la macchina ma ben 100km più lontano e 2ore e un quarto dopo.
Oggi era uno dei giorni più pieni data la penuria di posti da dormire a poco prezzo e questo ritardo di 3ore e mezza non ci voleva.
Non potendo fare altrimenti, non ci pensiamo e andiamo avanti. 
In più o meno 400km vediamo alcuni dei paesaggi più belli che abbia mai visto. Tre ghiacciai, mille scogliere,  chilometri e chilometri di lava ricoperta da muschio verde, la spiaggia di Vik nera nera nera con un mare agitatissimo, altre cascate, chiesette in mezzo ai monti,  kanyon creati dal vulcano e ricoperti dalla vegetazione. Insomma mai vista tanta bellezza tutta insieme. Abbiamo fatto anche una variante per fare il bagno in una piscina naturale all'aperto di acqua calda in una vallata di una bellezza eccezionale.
Purtroppo essendo partiti tardi l'ultima parte l'abbiamo fatta correndo ma domani mattina torneremo indietro per fare un'escursione sul ghiaccio dello Skaftafell quindi avremo tempo e modo per approfondire...

lunedì 5 settembre 2016

Westman island

Ieri sera ci....forse dovrei dire MI era preso un colpo quando abbiamo provato a prendere online i biglietti per il traghetto verso Westman Island (in realtà si chiama in un altro modo impronunciabile) ed abbiamo trovato tutto pieno. Per fortuna M. ha telefonato e hanno detto nessun problema. Ci svegliamo prestino e prima di andare a prendere la nave facciamo un salto a vedere una cascata sulla strada (seljalandsfoss). C'è una luce favolosa a quest'ora del mattino...bellissima. Svegliandoci così presto poi soprattutto riusciamo a vedere la cascata con pochissima gente il che non fa che aumentarne la bellezza. Dopo di che prendiamo il traghetto per questo gruppo di isole (solo una è abitata) che sono di una bellezza a dir poco strabiliante. Sono di origine vulcanica ovviamente e sono un insieme di montagne a strapiombo sul mare, spiagge e vulcani, scogli a forma di elefante, casa estiva dei puffins. Qui non abbiano la macchina e dormiamo in una deliziosa casupolina nel campeggio.
Già solo il viaggio in nave ha un panorama favoloso, tra lo eyjafjallajökull innevato e pezzi di scogliera verde.
Camminiamo, andiamo al campeggio, lasciamo la roba, camminiamo, camminiamo, camminiamo. Io propongo una scorciatoia e ..... oddio i puffins!!!che carini!!!! Proprio sul bordo della scogliera ecco li tre pulcinelle di mare che guardano attente in giro. Ci accorgiamo che molte altre volano intorno nel modo buffo che li contraddistingue. Proviamo ad avvicinarci un po'ma è un po'ripido e non è che ci azzardiamo troppo e poi se ne volano via. Qualche scatto viene cmq e ci accontentiamo. Non siamo ancora alla fine del nostro tragitto, ossia la punta più a sud dell'isola, e quindi proseguiamo. In cima c'è un faro, delle antenne, delle pecore e tanto vento ma tanto che veniamo via dopo poco nonostante il panorama mozzafiato sulle altre isole intorno, disabitate e probabilmente più piene di puffins di questa.
Nella lunga via del ritorno (alla fine il "mio" fitbit segnava più di 20km) incrociamo un altro punto in cui ci sono una marea di puffins e pure qualche altro fotografo con dei cannoni da 6 mesi di stipendio.
Tornati in paese ci aspetterebbe una camminata ancora in cima a un vulcanetto proprio a fianco delle case ma optiamo per un caffè con qualcosa di dolce per riprenderci un po'. In realtà purtroppo si mette a piovere e rinunciamo proprio all'ascesa.
Diciamo che siamo comunque più che soddisfatti della giornata.

domenica 4 settembre 2016

Placche tettoniche e Gullfoss

Oggi sveglia di buon mattino e si parte. Qui c'è un'unica strada seria che fa il giro dell'isola e ovviamente ha il numero 1. Noi decidiamo di fare il nostro tour facendo il giro in senso antiorario tranne che per la prima parte di oggi. Per uscire da reykjavik dobbiamo andare un pó in su in senso orario e poi tagliare verso est nell'entroterra.
Prima tappa un piccolo parco naturale pingvellir dove si vede la rottura tra la placca tettonica nord americana e quella europea. Molto bello anche se mi aspettavo molta meno gente. Ci sono tantissimi americani e anche asiatici ed è difficile trovare un angolino dove fare foto senza prendere qualche giacca colorata.
C'è un bel sole e neanche un filo di vento e si sta davvero bene. Passeggiamo rilassati godendoci un panorama eccezionale.
La seconda tappa è quella famosa dei geyser.  C'è una piccola area dove si sono formati questi buchi nel terreno da dove fuoriesce l'acqua a temperatura 100 gradi. Uno di questi fa uno spruzzo alto fino a 30 metri più o meno ogni 5/10 minuti. Davvero impressionante!!
Questa è la parte più turistica di tutta l'isola in quanto anche non lontana dalla capitale ma merita sicuramente.
Dopo i geyser ci rechiamo a vedere la cascata di Gullfoss. Mamma mia! Bella e imponente da far perdere il fiato e ipnotizzare lo sguardo. 
Presi bene dalla cascata decidiamo per un detour di un bel po di chilometri per un'altra cascata Hjalparfoss nella valle parallela. Decisamente più picola ma altrettanto suggestiva (e soprattutto deserta) ci ha fatto scoprire un bel angolino di islanda con tanta acqua,  boschi e rocce basaltiche esagonali.

Per concludere la giornata....aurora boreale prima di andare a dormire. Wow!!!

sabato 3 settembre 2016

Reykjavik secondo giorno

Oggi è Sabato e la vita islandese non inizia prima delle 10 del mattino.  Non che volessimo farla iniziare prima ma era solo per organizzarci con le tempistiche. Siamo stati prima di tutto al centro commerciale a comprare una scheda telefonica per avere internet (e soprattutto il navigatore) a disposizione per la vacanza.  Dopo di che iniziamo il giro della cose che ci mancano da vedere. Andiamo a vedere un edificio particolare (Perlan) da cui si gode una bella vista del circondario e proseguiamo andando a vedere la casa dove Regan e Gorbachev hanno iniziato le trattative per terminare la guerra fredda. Ci siamo poi recati al vecchio porto dove abbiamo scoperto che i puffins sono partiti.  Apparentemente il 20 di agosto (ma come fanno a sapere il giorno esatto?? Cioè tutti i puffins di islanda si sono ritrovati e hanno preso un aereo il 20 di agosto??). Il tutto con grosso rammarico di M. che giusto qualche ora prima mi aveva detto che non avrebbe lasciato l'isola senza una foto di un puffin con del pesce in bocca. Speriamo qualcuno sia in ritardo.....
Qui facciamo un bel giro e ci infiliamo nel museo delle balene. In realta M. si infila in tutti ma decidiamo di pagare l'oneroso biglietto solo nel museo delle balene. Speriamo di vederne qualcuna nei nostri vari giri...
Dopo una deviazione fuori Reykjavik per vedere la casa presidenziale, ci infiliamo costume e ciabatte e andiamo in piscina dove oltre a una normale vasca da 50m indoor ce n'è una esterna, uno scivolo (fighissimo), il bagno turco e varie pozze d'acqua anche marina che vanno da 38 ai 44 gradi di temperatura. Bello e rilassante, in modo da raccogliere le energie dato che da domani si lascia la "città" e ci si immerge nella natura piu selvaggia.

Reykjavik

Ho troncato il racconto dell'ultima vacanza abbastanza miseramente e adesso ne comincio un altro.  Sono un po disorganizzata e ve ne chiedo scusa ma è per questo che mi volete bene vero?? :)
Adesso è la volta dell'islanda.
È inizio di settembre e io sto strisciando dalla stanchezza.  Ancora sull'aereo prima della partenza sono li che scrivo email x decidere del mio prossimo futuro lavorativo. E così pure durante la visita la città (Ho una bega da risolvere ma tanto ormai è venerdì e devo aspettare lunedì senza poter farci nulla)
M. c'è già stato in islanda e quindi si muove con più disinvoltura.  Prendiamo la macchina a noleggio e lui guida tranquillo e spigliato fino in città che dista una 50ina di km dall'aeroporto.
Grazie al mio gps interno troviamo facilmente la nostra piccola ma stupenda casetta in un quartiere a poca distanza in macchina dal centro.
C'è il sole e si sta bene in maglietta ma appena questo se ne va l'arietta fresca si fa proprio sentire.
Scendiamo verso il centro dopo un caffè e cupcake appena fatte dalla padrona di casa. Ci accolgono una sfilza di negozi con puffins, balene, trolls e maglioni di lana della nonna intervallati con negozi (carissimi) di attrezzature da trekking e gallerie di design.
Passeggiamo tranquilli e finiamo con incrociare la bella chiesa blablabla.  Premetto una cosa... chiamerò tutto blablabla. Qui i nomi sono lunghissimi e impronunciabili anzi manco leggibili....quindi ci rinuncio.  Potrei metterci piu tempo a scrivere il nome della chiesa che tutto questo post... visitiamo la chiesa e la sua torre con una favolosa vista sulla città e le montagne circostanti e ci addentriamo anche verso il centro conferenze Harpa e la scultura moderna rappresentante una nave vichinga. È tutto molto colorato e accogliente, pulito e ordinato.  Ci sono turistici di ogni genere che vanno vestiti dalla maglietta a maniche corte al piumino (Io vi lascio immaginare quale sono dei due....)
Il resto della città ce lo lasciamo per domani.
Concludiamo la serata mangiando zuppa di pesce e polpette in un delizioso locale (laundromatic cafe) PS: bottiglia di birra islandese da 33ml quasi 10€ :(

lunedì 23 maggio 2016

Lo sbarco

L'alba dal nostro piccolo e confortevole loculo non l'abbiamo vista anche se ci siamo svegliate presto.  D'altronde l'alba qui è intorno alle 4:30 e noi dormivamo bellamente. Alle 8:30 però avevamo comunque già passato tutti i controlli passaporto ed eravamo fuori dal porto in un parcheggio ovviamente in pieno stile sovietico con tanto di banda musicale di vecchietti con il berrettino da marinai.
Ci facciamo portare in città e di lì al nostro albergo che è in super centro.Quando arriviamo all'indirizzo che avevamo, vediamo una porticina con nessuna insegna e una piccola targhetta con il nome dell'albergo (art way). Apriamo il portone e ci viene un colpo, dato che il palazzo sembra essere molto signorile ma forse un secolo fa. Ora è davvero parecchio trasandato e malconcio.  Diciamo che una strana sensazione mi percorre la schiena...  Saliamo al primo piano e meraviglie delle meraviglie un albergo di super design davvero bello e accogliente.  Vedi? Mai giudicare dalle apparenze.
Soprattutto mai giudicare il nord come un posto dove fa freddo.  Qui sandali e canottiera.  Fantastico. Fa più caldo qui che in Sri Lanka è la frase del giorno. In realtà io sono solita guardare le previsioni prima di andare in vacanza quindi in Sri Lanka ero attrezzata e pure qui ;) Marisa un pó meno.
La stanza non ce la danno prima delle 2 quindi iniziamo l'esplorazione da subito. Vediamo il winter palace da fuori (oggi è chiuso...ci andiamo domani) e ci facciamo a piedi un bel giro fino all'isola della cattedrale di San Pietro e Paolo e poi indietro verso altri palazzi e cattedrali.  Tutto molto monumentale, bello ma non riesce molto a prendermi. Mi aspettavo di meglio sinceramente.  C'è molto inquinamento e polvere che non aiuta e quindi ce ne torniamo stanche in albergo.
Riusciamo a non collassare del tutto e usciamo per mangiare e scopriamo tutta un'altra parte della città che invece è molto più figa. Negozi, locali, gente, canali e nel mezzo anche una cattedrale,  monumenti storici e un palazzo fighissimo che non sappiamo cos' è ma che ci siamo riproposte di vedere domani con piu calma. Qui poi è tutto aperto fino a tardi anche se è lunedi e la città sembra vivere di una bella vibrante energia.
Insomma adesso posso dire che San Pietroburgo mi piace molto e ammetto che mi piacerebbe proprio venirci d'inverno con qualcuno che conosco perché decisamente con la neve, i canali ghiacciati e -20 deve essere sicuramente tutta un'altra atmosfera.

Princess Maria

Ieri sera siamo andate a dormire tardi dato che non ci vedevamo da un po e avevamo da chiacchierare ma alla mattina siamo abbastanza operative.  Colazione e poi facciamo già il check in per la nave. Effettivamente sto continuando a parlare di navi ma non ho ancora detto di che navi si tratta.  In pratica il nostro giro sarà così: partiamo stasera per San Pietroburgo. Arriviamo domani mattina e passiamo 3 giorni in Russia.  Ci reimbarchiamo mercoledì sera per tornare a Helsinki il giovedì e spostarci immediatamente con un'altra nave verso Tallin. Che ne dite? A me inspira.
Dobbiamo imbarcare nel tardo pomeriggio e quindi porto Marisa a vedere un pó di quello che ho visto ieri anche se essendo domenica non ci sono tutti i banchetti del cibo e l'atmosfera è meno brillante. 
È di nuovo una splendida giornata di sole ma con l'arietta più frizzante. La canottiera è quindi un pò azzardata oggi ma ci godiamo lo stesso il pranzo fuori e una bella passeggiata turistica per il centro. 
Arriva il momento di imbarcare. La nave si chiama Princess Maria ed è mastodontica. Io non penso di essere mai salita in una barca così grossa. Ci sono 3 ristoranti,  un pub, diversi bar, il duty free,  il casinò, la sala con gli spettacoli che si susseguono per tutto il tempo e anche una microscopica piscinetta e la palestra.  In realtà però non ci mettiamo molto a girarla tutta, alla ricerca di un posto dove leggere in tranquillità. Ma si sa...ormai non legge più nessuno e di sale di lettura manco l'ombra. Vabbé ci accontentiamo degli spettacoli offerti.
Tutto questo dopo esserci godute tutto il sole possibile dal pontile.
Bellissima conclusione della giornata la luna piena da un lato della nave e il tramonto di mezzanotte dall'altro....wow

Avventure al nord

Questa volta un viaggio un pó diverso. 
Siamo state combattute su varie mete e poi siamo finite,  per mia grossa sorpresa, al nord. Di solito ci si avventura in posti caldi, in via di sviluppo e particolarmente esotici sotto differenti punti di vista ma stavolta Marisa mi ha stupito e ha proposto il nord. E con il nord intendo Helsinki,  San Pietroburgo e Tallin.
Abbiamo avuto un po di problemi a coordinare i voli ma alla fine abbiamo optato per un volo diretto per Helsinki per me il venerdì sera e uno con scalo per lei il sabato sul tardi.
Il che vuol dire che la mia avventura inizia un pó prima.
La Finlandia è cara e quindi decido di passare la notte da sola in un ostello più economico fuori dal centro per poi spostarmi quando arriva Marisa in qualcosa di decente in posizione centrale. 
Praticamente invece che un ostello(eco inspiral) penso di essere andata a dormire in una comune di giovani hippy con santone indiano direttamente in camera che invocava la meditazione con il suono del suo russare. A parte un bagno terribile il resto non era poi così male,  sicuramente tutto molto colorito e artistico,  compreso il tipo sul divano che è stato tutto il tempo a fissare il muro ridendo in piena estasi (o forse dovrei dire ecstasy).
Il sabato ha inizio e per mia grande gioia c'è un super sole e 20 gradi. Forse voi non capite perché ci siete abituati al sole ma per me che vivo in Irlanda è un miracolo divino!! ! vado in giro in canottiera e senza calze dopo quasi 9 mesi...ossia dallo Sri Lanka! Praticamente ho i piedi bianchi di un morto.
Tutti mi hanno detto che Helsinki è particolarmente bruttina ma in realtà io non la trovo male. Si sicuramente non ha molto di architettonico in giro ma l'atmosfera del sabato con tutti fuori a mangiare nel mercatino all'aperto e a prendere il sole dei dehor dei caffè o nel parco lungomare è davvero molto molto piacevole.
Cammino uno spropositato numero di chilometri sia per visitare la città sia per capire dove sono i terminal dove salire sulle varie navi che dobbiamo prendere in questa vacanza e visto che sono in due porti diversi c'ho un bel po da camminare.
Dopo un pò arriva Marisa che dopo aver comodamente scroccato internet a qualcuno sul bus, segue i pallini e mi raggiunge direttamente in albergo. 
Finalmente insieme di nuovo!!!!