venerdì 19 maggio 2017

Tokyo number 2

Ah si, domani ci svegliamo presto, andiamo al mercato del pesce che è solo a 20 minuti a piedi di qui e poi facciamo questo e quell'altro e un'altra cosa ancora...seee certo.

Peccato che ho sbagliato a mettere la sveglia e domiamo quasi tutta la mattina! Cacchio!!!
Vabbè dai almeno ci siamo riposati un pò.
Il mercato del pesce salta e quindi ci rechiamo a vedere altro.

Iniziamo con Akihabara: il regno dei manga e dell'elettronica.
Non sono una grande conoscitrice di videogiochi ne di manga. L'unico fumetto giapponese che ho letto interamente è Ranma 1/2. Ammetto che mi è piaciuto molto quindi poi non so perchè non è ho letti altri ...però a parte quello non conosco molto altro. Vale la pena lo stesso entrare sia nelle sale giochi che nelle librerie di manga. Nelle sale giochi trovi i videogiochi più svariati, alcuni strani, altri stupidi, altri impressionabili, dei veri e proprio sport. Una ragazzetta mi ha colpito perchè giocava a uno  di quei videogiochi musicali dove devi acchiappare le note che scorrono su una tastiera. Praticamente stava suonando il piano, pure incrociando le mani, a una velocità mai vista! Pazzesca.



I manga invece...beh ovviamente erano tutti scritti giapponese e quindi non è che abbiamo capito nulla. Per di più la zero conoscenza dei personaggi non ci ha aiutato. E' comunque interessante passeggiare tra libri e milioni di tipi di gadget diversi. Molti più personaggi femminili, ovviamente tutte con gli occhi (ce li ricordiamo tutti gli occhi giganti dei cartoni giapponesi che guardavamo da piccoli) e TETTE fuori misura.




Akihabara è anche famosa per l'elettronica, soprattutto per la componentistica elettronica. Ma non mancano certo anche negozietti con l'elettronica già assemblata. Moltissime cose particolari e sicuramente più convenienti che in europa. Ci torneremo prima di partire...peccato solo per i miei telefoni dato che non ho trovato manco un accessorio della coreana Huawei.

Ci spostiamo a Ueno dove c'è un bel parco e qualche tempio.
C'è anche lo zoo con il panda ma è chiuso!!!!
Rimaniamo incantati dai due tempi: il Toshogu ovviamente che è il più grande del parco e uno più piccolo (Hanazono Inari Shrine) con la scaletta d'accesso con tanti torii.

Un torii giapponese è il tradizionale portale posto davanti a un santuario o a un'area sacra in generale. Di solito sono dipinti di un rosso molto acceso e a me che piacciono le foto di cose in serie sono sempre piaciuti molto :)

Purtoppo siamo arrivati tardi per la fioritura dei ciliegi perchè doveva essere una meraviglia....tutti i viali del parco sono una carrellata di alberi di ciliegio.

Ci inoltriamo nel quartierino di Yanaka di fianco al parco dove ci fermiamo in una caffetteria tradizionale, ci facciamo servire il the seduti con la gambe incrociate sotto il tavolo basso e dove per la gioia di M. proviamo un dolcino con i fagioli azuki offerto dalla signora del locale che è tutta contenta di ricevere due occidentali. Si ferma a parlare con noi e oltre al dolcino ci regala un origami a testa spiegandoci che per loro è una tradizione farli e regalarli. Ci ruba anche un selfie :)

Yanaka è una zona dove sono state ricollocate decine di tempi in pochissimo spazio a causa di una ristrutturazione urbanistica qualche secolo fa. Tutti piccoli, curatissimi, questi tempi sembrano usciti davvero direttamente dal passato, eppure si incastrano perfettamente bene tra le casette della gente normale della Tokyo moderna. Molti hanno il cimitero adiacente, fatto di tombe con delle particolari listelle di legno che si muovono e fanno rumore al vento. Alcuni hanno anche qualche ciliegio in fiore! Aleeeee :D

Ci perdiamo un pò tra queste viette e passando per un altro grosso e suggestivo cimitero arriviamo a Yanaka Ginza, una stradina definita "la via commerciale degli anni 50". Una piacevole strada pedonale piena di negozietti dove ci sediamo a bere una birretta e mangiare pesce fritto negli stecchini seduti sulle casse di plastica.

Ci spostiamo ancora ad Asakusa ma arriviamo giusto in tempo per vedere le bancherelle di Nakamise street tirar giù le saracinesche. Facciamo un salto al grande Sensoji Temple (dove becchiamo nienepopòdimenochè Antonella Clerici!) e ci rilassiamo in una caffetteria prima di decidere la prossima mossa.



Belli stanchi ci trasciniamo ancora fino a 350 metri di altezza sulla Tokyo Skytree la torre più alta di Tokyo. Si può arrivare fino a 450 addirittura ma ci accontentiamo così, anche perchè il panorama di sera è mozzafiato!! Ci sono luci fino praticamente all'infinito!!!




Per concludere la serata l'esperto di cibo vuole provare una izakaya (locali tradizionali dove si beve birra e si mangiano delle sorta di tapas) che aveva visto a Shibuya ieri.... Ci sediamo e dopo aver visto come primo piatto nel menu BAGNA CAUDA ci alziamo e ce ne andiamo!!!
ahaha ma con tutti i piatti di questo mondo !?!?!




Optiamo quindi per un pò di carne alla griglia: il famoso manzo di Kobe. E' una carne particolare, buona e molto tenera che secondo le leggende arriva da buoi che passano la loro esistenza prima di finire alla griglia bevendo birra e facendosi massaggiare. Nel dubbio la birra la beviamo pure noi!  

sabato 13 maggio 2017

Tokyo

Per la prima volta provo a scrivere il blog al mio rientro. 
Ho molte cose da raccontare e visto che la popolarità turistica del Giappone (ma come scrivo?!?) sta aumentando notevolmente sono sicura che presto qualcuno mi chiederà consigli esattamente come ho fatto io, quindi meglio che raccolgo tutte le info qui.
Devo ammettere che purtroppo non sono riuscita ad organizzare tutto nel migliore dei modi: ho ricevuto molti consigli, alcuni li ho seguiti e mi sono basata su quelli per organizzare ma purtroppo non siamo riusciti a fare molte altre cose che volevamo per colpa dell'alta stagione che ci ha un pò bloccati, per il fatto che per una ragione o per un altra abbiamo iniziato a organizzare il tragitto un pò tardi (nulla di nuovo in realtà...) e poi soprattutto per colpa dell'ultimo periodo di delirio totale che ho trascorso prima di partire. Abbiamo praticamente trovato molti posti dove avremmo voluto dormire già prenotati e quindi abbiamo dovuto ripiegare su altro. 
Ma iniziamo con calma.

Prima tappa ovviamente Tokyo.
Qui siamo stati 3 notti con airbnb.
Il primo contatto con la cultura giapponese inizia subito all'aeroporto ovviamente.
Praticamente come tutti i turisti andiamo all'ufficio delle ferrovie a cambiare il voucher che abbiamo comprato online  con 2 Japan Rail Pass validi per queste 2 settimane. Questo è un fantastico tesserino che ci permette di entrare e uscire da tutti i treni che vogliamo illimitatamente (ovviamente solo la loro rete ferroviaria pubblica...qui ce ne sono un miliardo di altre private). Non è stato proprio regalato ma è una gran figata e ne vale assolutamente la pena perchè con due viaggi un pò lunghi hai recuperato il costo..
Primo impatto: tutto semplicissimo. Questo è l'impatto: tutto è a prova di idiota. Anche se non ci sono scritte in inglese o comunque caratteri romani ci sono disegnini, frecce, numeri, schermi e davvero tutto diventa semplicissimo. Sarà che io non sono abituata a viaggiare in posti del genere. Di solito l'arrivo in aeroporto è il momento in cui drizzo le orecchie e cerco con tutti i sensi possibili che cacchio devo fare per sopravvivere senza farmi fregare ne ammazzare. Vabbè non esageriamo...era per dare l'idea.
Qui no, non è così. Ci si può rilassare.:)
La metropolitana che ci porta verso la nostra casetta è in realtà una monorotaia super panoramica che ci permette di familiarizzare con l'ambiente.
La cosa che mi colpisce di più e questo non solo all'inizio del nostro viaggio è la pulizia e l'ordine. Anche nelle zone industriali, al porto, sui treni, per strada. Tutto super immacolato, che manco da noi negli ospedali trovi così  pulito. Se devo essere sincera sembra quasi finto. Sembra in realtà la città dei Playmobil. Pure le betoniere o il camion dell'immondizia sono letteralmente intonsi, sembrano nuovi, mai usati tanto sono puliti. Eppure li vedi all'opera. Probabilmente lavano la macchina e i mezzi tutti i giorni. E poi ci sono piani e piani di strade, rotaie su più livelli, grattacieli, case che sembrano piccoline poi conti e hanno come minimo 8 piani. E poi gente che va e gente che viene ma non è per nulla caotico.

                                                                                                                                                Arriviamo a casa vicino alla stazione centrale di Tokyo. Ho preso sto appartamentino vicino alla stazione di Tokyo perchè era in un posizione centrale ma il quartiere è abbastanza anonimo. Molti lavoratori e uffici e la sera è abbastanza vuoto.                                                                                                                                                                                                                                     Doccia e dormitina. Lo so non si dovrebbe fare per non fare casini con i fusi orari ma non abbiamo dormito una mazza in aereo. Siamo due zombie.  

Per questi 3 giorni a Tokyo, a parte parecchi consigli chiesti in giro ad amici, mi sono ispirata a questo sito per molte cose:  https://www.tsunagujapan.com/50-things-to-do-in-tokyo
In realtà ci sarebbero ben più di 50 cose da fare a Tokyo ... Vediamo cosa riusciamo a fare.


Non siamo molto sul pezzo perchè ci siamo dimenticati di prenotare la crocierina da fare di sera che avevo trovato. Proviamo ad andare al porto ma arriviamo tardi e quindi ripieghiamo su Shibuya, un quartiere di Tokyo pieno di locali, negozi e luci al neon ovunque.


Qui c'è una catervata di gente in giro e stiamo un pò a goderci il passeggio presso l'incrocio più famoso al mondo.   

E poi scusate....finalmente sushi!!!