lunedì 3 maggio 2010

e il paese degli angeli.

Scusatemi.
Questa volta non vi ho pensato per niente.
Avevo talmente bisogno di staccare con tutto e tutti che non ho proprio sentito il desiderio di far avere notizie a casa nè di controllare le mail, di sapere le ultime su facebook o di collegarmi ad un pc in qualunque modo.
Così vi racconto adesso quello che è successo e le impressioni che ho avuto sull'Irlanda. Un riassunto ovviamente, in modo che le persone non possano venire identificate e i luoghi sembrino inventati. E così è in realtà. Perchè l'Irlanda sembra il paese delle fate e degli angeli. Le fate con i loro folletti vivono nei boschi che di tanto intanto intervallano i prati, e gli angeli invece popolano tutto il resto, i prati, le case, le chiese, i cimiteri.

Abbiamo iniziato il nostro giro da Dublino. Il venerdì sera. Giusto per mostrarci quando siano folli gli irlandesi. Tutti allegramente ubriachi e con le pupille belle belle dilatate. Ma l'atmosfera è allegra, birrosa e molto rock'n rooooll. :-)

Il giorno dopo la città non sembra molto diversa. E' colorata e giovanile, con i gruppi che suonano in giro per le strade, qualche turista e la rilassatezza del sabato mattina che avvolge il risveglio dai bagordi notturni.
A parte per il parcheggio decisamente caro e per una colazione a base di salsiccia, fagioli e pancetta fritta che ci rimane giusto un pò sullo stomaco, lasciamo a malincuore Dublino e io mi posso finalmente cimentare nella guida a sinistra. Rotolando verso sud.

Diciamo che a 18 anni con 2 giorni di patente sulle spalle guidavo più disinvolta. Ore 10 e 10 per tutto il tragitto e piccoli infarti ogni volta che mi vedevo spuntare una macchina dal lato "sbagliato".
Si inizia il giro, si incominciano ad assaporare i paesaggi e la gente che ovunque è molto disponibile e cordiale e, stranamente, dal linguaggio abbastanza comprensibile...

Passiamo per Kilkenny, Cashel, Cork e poi su per la costa ovest.
Ormai la guida è molto più sciolta. Tutto è molto rilassante, si guida tranquille guardandoci intorno, senza fretta, senza grosse mete. Ogni tanto ci si ferma per una foto, uno sguardo un pò più approfondito e magari anche un bailey's/irish coffee davanti al caminetto.

Arrivate a Ovest, partendo dalla contea del Kerry cerchiamo per quanto più possibile di costeggiare l'oceano e a parte la zona intorno a Shannon ci riusciamo alla grande. Il paesaggio qui cambia ad ogni chilometro esattamente come il tempo.
Sole, pioggerellina, nuvoloni, arcobaleni si intervallano a prati, zone di alta montagna, pietre, boschi, torbiere, laghi, scogliere e paludi. Il tutto tempestato da tante belle pecorelle e qualche cavallo in libertà.

In ogni luogo ci sarebbe piaciuto fermarci di più, visitare tutte le isole, fare tutte le passeggiate possibili, almeno 3 volte, una in bici, una a piedi e una a cavallo, dormire in tutti i magnifici B&B che abbiamo visto. Ma ovviamente il tempo è quello che è e cerchiamo di dare una rapida ma non frettolosa occhiata un pò a tutto quel che consiglia il "pazzo", ossia l'autore della routard dell'irlanda, che l'ha scritto senza ombra di dubbio sotto l'effetto di almeno 2 guinnes e 3 irish coffee.

Siamo quasi arrivati alla fine della vacanza e terminiamo il giro del Connemara. Ormai è giovedì e abbiamo ancora la tappa ad Athlone per andare a salutare Paolone, quindi arrivate a Leenane giriamo la rotta verso sud.

Athlone, come il resto dell'Irlanda in ogni suo pezzetto di terra, ci ricorda come questa sia una terra piena di angeli. Il tutto sta nell'avere la mente aperta per poterli ascoltare.
Secondo questa logica anche Torino potrebbe esserne piena, ma la patina della vita di tutti i giorni mi impedisce di vederli. Devo stringermi il ricordo di quelli incontrati nei miei viaggi per poter ogni volta sempre di più eliminare l'ottusità dei miei sensi.

In questo momento, in Corso Tazzoli, con la pioggia fuori ... faccio davvero grosse dfficoltà. Imparerò mai??

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