sabato 10 febbraio 2018

Last day

Ho lasciato lo zaino nel mio fantastico albergo per poter girare liberamente Bangkok ancora un giorno. Oggi è sabato e c'è il mercato del weekend a Chatuchak. È uno dei più grandi al mondo. La quantità di gente è impressionante, il numero di bancarelle e di cose vendute li dentro è ancora peggio. Dopo 5 minuti che sono dentro mi perdo.Ovviamente è solo temporaneo ma visto che non mi perdo mai mi spavento da sola: è una sensazione che non conosco molto. Giro qua dentro un bel po', per finire gli ultimi souvenir e per comprare tante belle cosine per me (come sono egoista uauaua) forse troppo tempo cmq, il problema a parte la gente è il caldo disumano. Ci sono 33° fuori e dentro i cunicoli del mercato praticamente coperto da tendoni di plastica e senza un filo d'aria, c'è da morire!!
Per riprendermi collasso in un prato per un po'.
Quando ho deciso che ho speso abbastanza soldi, mi dirigo verso lo skybar della State Tower. Dicono che sia uno degli migliori bar sui tetti da cui godersi il panorama. Proviamo. Intanto la prima volta non mi fanno entrare, selezione all'ingresso. Il dress code non prevede i miei fantastici pantaloni da Aladino tutti colorati. Hold on a sec! Mi sono comprata al mercato un bel vestitino che fa il caso suo. Zac. Entro. Yeah!
Al 64esimo piano rimango senza fiato. Un panorama pazzesco!! Questo bar (e anche ristorante) è su una terrazza all'aperto con una vista a 270 ° su Bangkok! Poter fortuna arrivo nell'orario giusto così vedo il panorama con la luce del sole appena tramontato e di notte con tutto illuminato. L'ingresso è libero ma con consumazione obbligatoria e una birra costa la modics cifra di ...20€!! Non è una sorpresa, l'avevo letto. Diciamo che è la Menabrea (eh si) più cara che abbia mai bevuto ma ne vale la pena perché un panorama così davvero non lo mai visto!
Un bel finale per salutare la Tailandia! :)

From Pak Chong to Bangkok

Finalmente ho dormito 10h!!! Sveglia con calma, moolta calma e poi giretto qua intorno per il pranzo. Non c'è molto ma essendo non turistico la cucina è spettacolare e costa nulla!!!
Unica cosa da fare oggi è tornare a Bangkok. Ho preso una stanza con bagno in albergo nel red district perché l'altra volta mi sono trovata benissimo, è molto ben collegato e safe soprattutto di sera....dato che c'è molta gente. Diciamo che l'albergo essendo di fianco a uno strip club è un po'sospetto, (anzi a giudicare dalla foto gigante che ho di fianco al letto neanche troppo sospetto....) ma la camera è fighissima e pulita! E poi tanto in tutte le camere d'albergo almeno una volta qualcuno ci ha trombato quindi chissenefrega. :)
Non pensavo di stare di nuovo a Bangkok ma in realtà provo a esplorarla ancora un po. Soprattutto di sera. Vado quindi all'Asiatique in riva al fiume. E ci vado con il traghetto. Molto bello vedere la città cin tutti i suoi grattacieli illuminati!! Questo Asiatique è un mercato (ma va ?!?) con un aspetto un po' piu fighetto e mi è stato consigliato dai 2 torinesi incontrati a Chiang Mai. Nonostante molto turistico, l'atmosfera è decisamente piacevole!

venerdì 9 febbraio 2018

Khao Yai National park

Il posto dove mi dirigo dopo Udon Thani è assolutamente non turistico ma ho trovato un bell'ostello che organizza escursioni al parco naturale Khao Yai. Mi fermo qui 2 notti. Quando ieri sera il tipo mi ha detto che la jeep mi passava a prendere alle 6:30 mi è venuto male...Per il terzo giorno di fila mi sveglio prima io delle galline.
Questa volta il gruppo è composto da un cileno, una finlandese che è al suo 4° giorno dell'anno in giro per il mondo, 2 coppie di tedeschi di cui una con un cucciolino di 6 anni e una coppia di Perth.
Quando ci ritroviamo tutti la guida fa "avete tutti il repellente per le zanzare?" Io ovviamente l'ho lasciato in albergo. "E allora bisogna passare a comprarlo perché ci serve contro le zecche e le sanguisughe!" ....."scusa cos'hai detto?????" Ma porca paletta!!! Non avevo considerato questo piccolo particolare... io odio le sanguisughe!! E dopo la mia esperienza con la zecca in Irlanda odio ancora di più le zecche!!! Ahhhh
E vabbe ormai siamo qui....Poi c'è anche il bimbetto che non fa una piega, che figuraccia ci faccio?!?
Passiamo a comprare lo spray e via. All'ingresso del parco ci danno delle specie di calze fatte di un tessuto tipo raso che probabilmente non fa attaccare le sanguisughe. Un caldo tremendo con ste cose ai piedi ma che fai rischi?? Manco morta.
Vediamo appena arrivati un uccello enorme e strano, non so come si chiami, tipico di qui, bianco, giallo e nero che quando vola è impressionante... andiamo in giro piano piano cercando di avvistare animali. In questo parco c'è la tigre ma non c'è nessuna speranza che si faccia vedere, poi l'orso, elefanti, cervi, scimmie di ogni genere e sorta, quell'uccello che abbiamo visto e vari altri animali. Andando in giro con la jeep piano piano vediamo solo qualche cervo.
Poi iniziamo il trekking. C'è un grosso gruppo che si incammina prima di noi quindi la nostra guida cambia un po' l'itinerario, cioè ci infiliamo nella vera e propria giungla. È stato un bel trekking! 3h passando tra cespugli, sopra e sotto alberi caduti, avvistando i gibboni e i macachi, analizzato le tracce di elefante, ascoltato i rumori della giungla, visto e arrampicato (il ragazzo australiano!!) alberi, camminato un bel po', il tutto con il bimbetto di 6anni appresso che camminava da solo nel gruppo. Spettacolare!!
Abbiamo fatto poi pranzo, difendendo il nostro cibo dall'attacco delle scimmie, e avvistato uno splendido elefante maschio. Questa è la stagione degli amori e quindi non è così facile avvistarli perché sono impegnati in combattimenti o a farsi rincorrere. Quello che riusciamo a vedere ha appena perso un combattimento (e una zanna) e si sta riprendendo dalla fatica. Bello e maestoso!!
Nel pomeriggio andiamo a vedere una cascata (quella dove hanno girato il film The beach... che io non ho manco visto) e parecchi punti panoramici. Purtroppo c'è una strana foschia quindi i panorami non sono proprio al loro massimo splendore. Avvistiamo altri cervi, un porcospino enorme, scoiattoli che sembrano orsetti, iguane, insetti e lucertole varie.
Praticamente dal tramonto all'alba...arrivo in ostello morta e mi procuro giusto qualcosa da mangiare e poi nanna.


giovedì 8 febbraio 2018

Red lotus sea

Ormai sta vacanza ho preso un fuso orario un po' strano. Tutte le mattine sveglia super presto (ma intendo 5:30) per essere attiva alle 6/6:30 con sveglia fissa alle 2. Ma perché? Che poi le 2 di notte qui sono le 7 di sera a Dublino quindi che fuso orario eh?? Bah Vabbe.
Insomma sveglia di nuovo prestissimo per prendere un taxi e andare a vedere questo lago che in questo periodo dell'anno si ricopre di fiori di loto di colore rosa (secondo me infatti si doveva chiamare Pink lotus sea ma non stiamo a fare i pignoli). Ovviamente sti fiori si aprono solo al mattino presto e quindi eccomi qui di nuovo in movimento al sorgere del sole.
1h di taxi e si arriva, affitto la barchetta e via. Prendo quella più cara perché così sono da sola. All'inizio mi sembra una stronzata perché una volta sopra la trovo super instabile ma poi apprezzo in quanto molto più silenziosa. I fiori ci sono anche al porticciolo ma man mano che ci allontaniamo si fanno sempre più numerosi e belli. Faccio milioni di foto ma la cosa bella qui è osservare rilassati e in silenzio la vita che brulica intorno a questi fuori. Tantissimi uccellini dai mille colori e insetti volanti dalle diverse forme e dimensioni zampettano sulle grosse foglie galleggianti e passano da un fiore all'altro di questo grosso mare rosa. Il mio barcarolo capisce e non accende il motore per un bel po' spingendosi solo con la canna di bamboo e io mi godo questo paradiso. Finita l'escursione, ritorno al taxi che mi porta diretto alla stazione dei pullman e riparto con calma per l'ultima tappa (decisa ieri sera).



mercoledì 7 febbraio 2018

Wat Phu Tok

Oggi è stata una giornata come la volevo io. Questo per me è il vero viaggiare, andare in un posto per vedere qualcosa va bene ma anche il tragitto per arrivarci e trovarlo per me è viaggiare, scoprire qualcosa di quello che c'è fuori ma anche dentro di te. È un'avventura e anche se è stancante perché si cambia pullman, si chiede, non si capisce, si riprova, questo è quello che a me fa brillare gli occhi. Insomma oggi la mia destinazione è questo tempio, che più che tempio alla fine è un luogo di meditazione, costruito su una conformazione rocciosa che uno sul bus ha definito l'Ayers rock della Tailandia. Effettivamente è un masso roccioso enorme di colore rossastro nel mezzo di una vasta pianura con le piantagioni di alberi della colla. Ovviamente una roba sconosciuta ai turisti quindi non ci si va se non con mezzi pubblici e tuktuk. Io sono abbastanza lontana e quindi parto prestissimo perché so come funzionano ste cose....
Primo bus per Bueng Khan ok, secondo bus per un villaggio/incrocio Si Wilai ok. Poi arrivata li c'ho messo un attimo per trovare un bagno....e fare colazione e poi tuk tuk per arrivare al tempio. Tutto filato super liscio. Carta e penna per scrivere i nomi, gesti, Google translator e via. Tutto liscio.
Questo posto è pazzesco. Ci sono 7 livelli di meditazione corrispondenti a 7 diverse altezze da terra. I primi 4 sono dei "pianerottoli" tra delle scale quasi verticali e sono comunque in parte appoggiati sulla roccia. Il 5 e il 6 livello sono due veri e propri anelli attorno al masso, un terzo dei quali è bello pavimentato, il rimanente è fatto da passerelle di legno a strapiombo attaccate alla roccia non so come e soprattutto tutte scricchiolanti. Devo ammettere che pur non soffrendo di vertigini anche a me faceva un certo effetto. Il sesto livello poi....mamma mia...
Il settimo invece consisteva solo nella parte in cima alla roccia, con un po'di boscaglia e il panorama a 360 gradi sulla pianura sottostante.
Bellissimo davvero e ne valsa assolutamente la pena del viaggio!!
Ovviamente ero l'unica straniera, qualche turista tailandese, (che non si è lasciato perdere l'occasione di farsi fare delle foto con me) e qualche monaco. Tutto qui. Un posto per meditare davvero magico!
Il ritorno è stato un po' più laborioso perché ho dovuto aspettare il bus dall' incrocio fino a Bueng Khan più di 2 ore. È vero che ho avuto la compagna di un'intera famiglia thai ma sto bus non passava più e devo ammettere che stavo iniziando a preoccuparmi. Poi tutto in cascata fino a Nong Khai dove ho preso lo zaino per spostarmi di poco a Udon Thani.
Giornata stancante ma bellissima da lasciarmi un sorrisone stampato in faccia per ogni singolo momento che ho trascorso, dalla mattina quando al telefono con l'Irlanda per paura di attraversare il paese da sola di notte ho invece incontrato i monaci che benedivano i negozi prima dell'apertura, al viaggio in tuktuk con la gente che si stupiva di vedere una turista da sola li in mezzo e mi sorrideva e salutava, alla sera a Udon Thani a tradurre gli ordini della cena con Google. Bello!! Bello!!






martedì 6 febbraio 2018

Nong Khai

Nong Khai è un sonnacchioso paesetto sulle rive del Mekong al confine con il Laos. Io l'ho trovato sonnacchioso perché per questo posto è la bassa stagione. È sicuramente fuori dalle rotte turistiche internazionali ma i tailandesi vengono qui d'estate quando al Sud fa troppo caldo. Qui adesso per loro fa freddo. Sicuramente la mattina e la sera la felpa ci vuole ma durante giorno io sono con infradito, shorts e canottiera mentre il ragazzo dell'albergo ha il piumino...Vabbe.
Non c'è molto da fare qui. C'è un mercato ma non è turistico e vende tessuti, accessori per la casa e cose varie. C'è una bellissima passeggiata lungo il fiume che attraversa il paese e io la percorro quasi tutta con calma, fermandosi nel mentre per pranzo o per un frullato e per continuare il mio libro. Giorno di riposo oggi. Ci sta.
La mia guesthouse poi è molto carina e il cibo è favoloso. È abbastanza piena di turisti ma non li capisco però. Tutti pensionati che stanno qui mesi a svernare...ma che fanno??? Boh non l'ho molto decifrato sto posto. 
Poi qui in pochi parlano inglese...
Domani mattina sveglia prestissimo per cercare di raggiungere un tempio che si raggiunge tutto con dei ponti attaccati alla parete. Dovrò cavarmela da me perché qui non c'è nessuna escursione organizzata. Figurati non c'è nessuno. Vediamo che succede!!

domenica 4 febbraio 2018

Pai

Oggi visito i dintorni montagnosi di Pai. L'escursione, con mia estrema gioia, parte con calma ed ho anche il tempo di fare colazione con alcuni ragazzi della guesthouse.Tutti davvero simpatici.
Nel gruppo del tour invece ci sono una francese, parigina, della mia età che ha appena iniziato il suo anno intorno al mondo, un'estone giovane giovane, due ragazze altrettanto giovani di Perth e due coreani fuori come meloni. Il gruppo fa fatica a unirsi perché i coreani stanno per conto loro e parlano con noi di argomenti random, le australiane pure si isolano un po e si sciolgono solo quando gli racconto del mio viaggio nel Western Australia e del fatto che sono stata a Broome. La ragazza estone è particolarmente attratta dalle australiane e cerca in tutti i modi di integrarle. Io e la francese siamo un poi fuori da ste dinamiche e ce la godiamo spensierate.
Il giro è molto interessante e inaspettato. Facciamo un bel po'di strada in pick up ma è tutta panoramica, facciamo qualche sosta e andiamo alla Lod Cave, una grotta. In realtà in albergo i ragazzi avevano tutti affittato il motorino x andare a vedere il tramonto da un canyon qui vicino ma nessuna minima menzione alla grotta. Una roba bellissima!!!!!
Si va in gruppi da 3 con una guida con la lanterna. Praticamente c'è una grotta attraversata da un fiume con due entrate grosse ad entrambe le estremità ma all'interno di questa grotta enorme ci sono altre due grotte interne vicino ad un'entrata e una vicino all'altra. Un paesaggio bellissimo sia per la grotta in sé ma anche perché c'erano tanti gruppetti con le lanterne e vedere varie lucine e ombre nell'oscurità dava un fascino e un'atmosfera bellissima. Avrei davvero voluto riprodurre tutto con la macchina foto ma un po'il tempo e un po'che sono incapace quel poco che ho fatto fa schifo e non rende neanche lontanamente la bellissima sensazione. Iniziamo con le prime due grotte e poi per raggiungere la terza navighiamo il torrente su delle canne di bamboo. Anche questo bellissimo perché si andava piano piano con la lanterna in punta e nel buio si vedevano solo le altre lanternine e un po'di luce man mano che ci si avvicina all'altra uscita. Davvero bello.
Dopo la grotta andiamo a vedere una cascata, a fare un bagno nelle sorgenti calde e per finire a vedere  il tramonto su questo canyon di cui mi avevano parlato i ragazzi, una conformazione arenaria che consisteva in muri alti qualche decina di metri e larghi da 30 cm a quale metro. Bello veramente tutto, atmosfera, posti, gente. Qui mi piace proprio!!
La sera poi mentre passeggio per la via principale incontro la ragazza francese che mi fa compagnia per cena e successivamente birretta serale in riva al fiume. Ammetto davvero una bella serata inaspettata tra me e la francese che ci siano scoperte assolutamente sulla stessa lunghezza d'onda!! Adesso capisco tante cose del viaggiare da soli..... ;)
Arrivata in camera verso mezzanotte le comiche (per non piangere). La ragazza belga che è qui da qualche giorno e che avevo già conosciuto ieri sera inizia a dire "ma a voi non mi ha punto nulla? Perché a me ha punto qualcosa ma non so cosa. Guardate un po'". Praticamente su un braccio aveva una quindicina di punture tipo zanzara e anche in altri punti. Alé è partito il panico tra me e le altre 2 ragazze in camera!!! Saranno pulci, cimici, zecche??? Wikipedia poi in questi casi peggiora solo le cose!!!! Io in realtà ho solo bozzi che fino ad allora erano  punture di zanzare, ora sono qualsiasi cosa!! Bleah. Speriamo in bene!!



sabato 3 febbraio 2018

Trip to the East

A parte la storia delle cimici, la notte in Pai ha riservato ancora qualche sorpresa. Praticamente mentre noi 4 donzelle nella stanza dormivamo della grossa già da un po' arriva il quinto abitante. Allora non so se era ubriaco o solo stupido, fatto sta che ha fatto un bordello assurdo che ha svegliato tutte. È andato in bagno due volte, si rigirava (era nel letto di sopra della belga), ed è sceso dal letto per prendere l'acqua che gli è poi caduta con un botto da infarto appena si è addormentato. La belga momenti l' amazzava. Gli abbiamo detto di fare meno casino ma capiva poco inglese e ha solo detto sorry sorry e ha continuato. Ad un certo punto io e la belga eravamo sveglie come grilli e ci siano ritrovate fuori dalla stanza per un po'. Alla fine lei ha dormito nel letto sopra il mio che era libero. Io sotto ci metto una vita a riaddormentarmi.
La mattina torno a Chiang Mai. Sul bus due vecchiette americane rispettivamente di 71 e 73 anni vispe come grilli mi hanno intrattenuto per il tragitto. Un'energia!!!
Alla sera ho il bus notturno per Nong Khai quandi mi godo un altro giorno a Chiang Mai. Pensavo di andare a visitare il Golden Temple che non ero riuscita a vedere ma in realtà non ho molta voglia e quindi rimango in città a fare un giretto rilassante, massaggio, libro, pranzo e la giornata passa veloce e tranquilla.
Vado poi a prendere il mio bus, una roba super lussuosa dove i sedili si reclinano quasi completamente, e scopre felicemente che il posto che ho scelto a casa si Internet è spettacolare perché mi permette pure di allungare le gambe. Perfetto! Ci sono parecchi turisti che devono andare in Laos per poi tornare in Tailandia con un visto nuovo e altri 30 giorni davanti. Tra questi conosco Serena, una signora italiana che si sta godendo il suo primo anno di pensione. Lei ha lasciato l'Italia quando aveva 25 anni per andare in California ed è diventata professora universitaria. Ora si dedica ai massaggi e alle terapie olistiche. Che tipi interessanti che si incontrano!!

Elefanti!!

Oggi è la giornata degli elefanti. Praticamente qui una volta (e purtroppo ancora adesso) gli elefanti venivano usati per show disumani dove li facevano ballare, dipingere e fare altre cose come anche semplicemente portare in giro i turisti ma con un conduttore che li picchiava sulla testa per farli andare avanti (come visto fare in Nepal). Ora stanno cercando di riportarli a una condizione più normale. Quindi oggi sono andata in una di questa tipi di fattorie dove vai a dargli da mangiare e fare il bagno con loro. Bellissimo!!
Intanto il gruppetto era composto di 2 belgi molto riservati, due ragazze di Manchester carinissime e una coppia di ragazzi nientepopodimeno che di Torino!! Carramba!! Giovanissimi e simpaticissimi!!
Nella fattoria c'erano 7 elefanti, 5 adulti e 2 piccinini. Prima gli abbiamo dato il bamboo da mangiare e iniziato a prendere un po'di confidenza. Poi siano passati alle foglie di qualche altro albero. Poi ci siamo infilati il costume e ci hanno lanciato prima in una specie di piscinozza con tutto il fondo di fango e ci siamo infangati bene con loro e poi nel fiume a sciacquarci. Tutto molto carino se non fosse stato che l'acqua era gelata!! E quando l'elefante ci spruzzava l'acqua con la proboscide... aiuto!!
Dopo il nostro pranzo ancora un po' di bamboo e poi ritorno verso Chiang Mai.
Io qui sono scesa dalla jeep della fattoria di elefanti e dopo 15 minuti ero di nuovo su un minivan diretta verso Pai.
Avevo programmato di spenderci una notte solo ma già salendo su e percorrendo una strada con mille tornanti ma una vista sulle montagne mozzafiato ho deciso di rimanerci 2 notti e fanculo le isole e il mare. È così bello qui!! Sto paesino è davvero grazioso, con un sacco di locali, la walking street con le bancherelle ma è tutto molto rilassato e tranquillo. Ci sono tanti giovani che viaggiano e cercano party a tutto spiano ma anche gente tranquilla come me. Proprio una bella vibe!!


giovedì 1 febbraio 2018

Chiang Rai

Oggi ho fatto un'altra escursione con destinazione Chiang Rai, ancora più a nord, dove si trova il triangolo d'oro dell'oppio. È una zona al confine tra Laos, Myanmar e Tailandia che una volta era dedita alla coltivazione del papavero da cui si ricava l'oppio e dove c'è un'Isola che essendo terra di nessuno favoriva lo scambio illecito. Ora l'isola è del Laos e l'oppio non è più così richiesto quindi si sono dedicati al riso. A Chiang Rai ci sono 2 bellissimi templi da vedere, quello bianco e quello blu e poi un museo di un famoso (io non lo conoscevo) artista tailandese. Nel gruppetto questa volta sono l'unica viaggiatrice solitaria. Ci sono 3 cinesi che però non hanno comunicato affatto, 3 brasiliane che hanno comunicato poco, un gruppo composto da 2 brasiliane e un canadese di origini thai con cui ho comunicato molto e una coppia di signori svizzeri che hanno comunicato fin troppo....Alla faccia degli stereotipi!!! Lui parlava solo francese con il canadese ma non stava zitto un secondo e parlava con me e le due brasiliane in qualcosa che non si capiva e che la compagna (anzi "amica" come si è definita lei) che lo accompagnava traduceva. Lei parlava francese con il canadese e italiano con me perché sua mamma era ben che meno originaria di Asti e quindi lei parlava italiano. Due tipi davvero caratteristici. Chiacchierini, energici e simpatici hanno intrattenuto tutto per il lunghissimo e interminabile viaggio di andata e ritorno anche quando la gente voleva dormire. I due tempi sono bellissimi ma una roba mangiasoldi assurda con un fiume di gente esagerato. Io ammetto che divento un po'isterica in ste situazioni soprattutto quando vedi scene da medioevo di gente che ammazzebbe per un selfie e per portare a casa un ricordo di una cosa che quando era lì manco ha guardato per bene preso dalla foga. Mi fa anche passare la voglia di fare le foto... ma a parte questo i due templi sono davvero impressionanti. Il museo mi è piaciuto meno ma forse perché non conoscevo sto tizio.
Poi siano andati a vedere la tribu dei colli lunghi. Quelli che nei documentari fanno vedere con tutti gli anelli al collo. Ho fatto delle belle foto li perché c'erano un sacco di indigeni di varie tribu con le loro cose da vendere ma mi ha fatto un po' tristezza vedere loro ridotti a guadagnare da vivere con poca mercanzia e soprattutto agghingando i bimbi in modo da attirare i turisti per le foto. Il ragazzo canadese sostiene che alla fine non se la passano male, i bimbi corrono liberi nel prato, giocano e devono solo stare lì a mettersi in posa ogni tanto....forse alla fine ha ragione. È che proprio non riesco a vedere il turista da fuori. A me farebbe troppo incazzare se uno venisse da me mi facesse la foto e ciao arrivederci. Buh. Forse sono troppo limitata.