sabato 4 maggio 2013

Ritorno a tashkent

Questa mattina siamo andate al mercato per le ultime compere, abbiamo salutato il nostro amico massimo e poi ci siamo rilassate un pó prima della partenza. L'aeroporto di nukus è in realtà dietro l'angolo ed è piccolo e tranquillo.
Io di solito non ho paura degli aerei e di volare, generalmente mi addormento prima del decollo,  mi sento sicura e rilassata, a volte un pó annoiata, ma stavolta è un pó diverso....l'aereo in fondo non è poi così male, è piccolo, con le eliche ma....te lo raccomando, fa un casino assurdo che sembra un aereo della prima guerra mondiale che sta passando raso terra per un bombardamento su una città, non riesce ad andare tanto dritto sulla pista e subito dopo il decollo ci sono un pó di vuoti d'aria. C'è stato un improvviso ripasso della prassi da seguire in caso di emergenza tra i passeggeri, me compresa!!
Ora siamo a tashkent con i bagagli appresso, dato che all'aeroporto non c'è il deposito bagagli, nella nostra birreria tedesca preferita, con tanto di musica dal vivo. :)
Il volo è alle 5 del mattino quindi ci aspetta il resto della nottata in bianco in aeroporto....
Ci si vede in italia.


venerdì 3 maggio 2013

Massimo

Oggi avevamo in programma la visita ad alcune fortezze molto antiche, un pó distanti da qua, ma la mattina la spendiamo prima a prelevare i soldi. Qui non esistono bancomat ma se vuoi dei soldi vai in banca con la tua bella carta di credito e loro ti danno un anticipo di contanti. Niente di più semplice....siamo terrorizzate! La banca apre alle 9 e noi siamo li puntualissime e dopo essere passate in un paio di uffici ci rendiamo conto che ci avrebbero dato dollari e non sum. COSA???? Due giorni fa ci hanno fatto perdere mezzo pomeriggio per dirci che non riuscivano a convertire gli euro in dollari e potevano darci solo sum e oggi ci dicono che possono darci solo dollari??? C'è da diventare scemi qui. 1h, 4 uffici e finalmente usciamo dalla banca con i nostri bei dollarini pronte per l'escursione.
Durante colazione si è aggiunto a noi un italiano con un accento strano. Si chiama massimo, genovese che vive a londra sposato con una francese che adesso lavora in nepal. Manager della bbc, ha perso il lavoro e prima di mettersi a cercarne un altro ha deciso di prendersi 6 mesi per girare un pó. Non basterebbero mille parole e 20 film per descrivere le avventure che ci ha raccontato, dal momento che sono 28 anni che viaggia e lavora in giro per il mondo. Passiamo la giornata a visitare e chiacchierare con lui che è davvero un persona molto particolare e interessante. Il fatto di avere un uomo vicino cambia un pó le cose e gli uomini con cui abbiamo a che fare non sono più così antipatici come sembravano. Adesso ci sentiamo piu rispettate e ovviamente tra le persone che incontriamo sorge una nuova domanda: quale delle due è tua moglie?
Il deserto qui è caldissimo e bellissimo e la giornata scorre piacevolmente tra i racconti più pazzeschi e le fortezze più antiche.
La sera decidiamo di cenare tutti e tre in un ristorante dell'ossezia, dove una simpatica signora uzbeka ubriaca ci fa vivere momenti divertenti...
Il tutto per festeggiare il compleanno di marisa. Tanti auguriiiiiii!!!!!!

giovedì 2 maggio 2013

Il lago aral 2

Tutte le mattine il sole sorge e noi ci perdiamo quello spettacolo che è l'alba. Era un bel po che non vedevo un'alba come si deve e visto che il tramonto non ci ha soddisfatto abbastanza costringo marisa alla levataccia. Assolutamente ottimamente ben ripagata.
Il ritorno è stato per una strada diversa da quella dell'andata. Vediamo altri canyon e altro deserto e poi il paesino che una volta era un rigoglioso centro in riva al lago ed ora è famoso solo per il suo cimitero delle barche.
È davvero impressionante questa devastazione!!
Siamo tornate a nukus un pó stravolte dopo le tante ore sballottate in macchina ma personalmente molto contente dell'escursione.
La sorpresa quando ritorniamo all'albergo è scoprire che il volo preso su internet per tornare a tashkent non ci è stato accettato. Noooo.
Trafila all'ufficio prenotazione biglietti numero due. Mamma mia. Stavolta ce la facciamo in 1h e mezza di palleggiamento tra uno sportello e l'altro! Questo paese è super rilassante per davvero un sacco di cose ma quando si parla di agenzie di viaggio e burocrazia sovietica...che faticaaa!! Lavorano ancora con tanti foglietti, tante firme e tanta carta stampata e compilata a mano.



Il lago aral 1

Siamo giunte a nukus, ultima tappa del viaggio. Questa cittadina è conosciuta solo per un museo dell'arte e l'escursione al lago Aral, ha un solo albergo neanche troppo economico, una sola via dei ristoranti, 2 banche e un ufficio prenotazione voli.

Noi siamo venute qui per il lago Aral, questa increbile massa d'acqua che l'uomo ha deciso di prosciugare e che probabilmente le mie nipoti non vedranno mai. Il tour che abbiamo prenotato ci ha però chiesto di pagare in dollari perché qua gli euro sono poco rivendibili. Quindi proviamo ad andare in banca a cambiare gli euro con i dollari.
A parte che ovviamente c'abbiamo messo un pó a trovare la banca, poi abbiamo dovuto trovare l'ufficio che potesse occuparsi di noi dove una super capa ha fatto 148 telefonate, si è alzata per andare lei in altri 15 uffici, ci ha portato nel primo ufficio che ci aveva mandato da un'altra parte per poi dirci dopo 2h che non si poteva fare. Ah.....dirlo prima?
Vabbe non importa. Andiamo allora a prendere il biglietto aereo per ritornare nella capitale. Sarà mica una cosa difficile??
Dato che le code qui non esistono e vale la legge del piu prepotente, immaginate come siamo contente dopo la trafila in banca di metterci di nuovo dietro uno sportello dove stavolta non c'è nessuno che parla inglese.
Quando finalmente arriva il nostro turno, farci capire è un'impresa, allora si scatena una gara a chi telefona prima all'amico che sa l'inglese (si fa per dire) e te lo passa...aiuto....alla fine decidiamo di prenotare via internet. Meglio.
Vi tralascio la descrizione della cena. Al contrario degli altri posti in cui siamo state, qui non ci sono molti posti in cui mangiare e in più io ho ancora male al pancino...
Il giorno dopo,  non senza qualche difficoltà (.....), partiamo per l'escursione al lago aral.
Il lago aral era fino al 1960 il quarto lago del mondo. Alimentato da due grandi fiumi si estendeva  per 67000km. Poi una politica agricola sovietica un pó miope ha deciso di deviare la maggior parte dei due affluenti per irrigare nuove piantagioni di cotone.  Il risultato è stata la quasi scomparsa del lago e il fallimento dell'industria ittica che ci viveva prosperosamente. Vedere come questo abbia avuto effetto in pochissimo tempo è impressionante!! Ora c'è il deserto e tutti i favolosi canyon che ha scavato l'acqua ora sono fantastiche montagne.
Noi saliamo in fuoristrada alle 8:30, alle 11 buchiamo una ruota, il nostro autista la cambia, torniamo indietro di 20km, la fa aggiustare, la rimonta,  alle 12 ripartiamo.  Solo una veloce sosta per il pranzo e per guardare il panorama e alle 17:30 finalmente scendiamo sulla spiaggia dove c'è l'acqua rimasta. La strada percorsa era terribile e lunghissima ma il panorama ripaga tutta la fatica!!
Qui, vista lago, accampiamo con la tenda e il fuocherello e tante tante tante belle stelline!!! Favoloso!!