venerdì 27 aprile 2012

isola di skye...

due righe veloci per far sapere che siamo ancora vive e per testimoniare le cose che abbiamo visto.
diciamo che posso affermare di avere visto negli ultimi 3 giorni tra i panorami più belli della mia vita. La strada che arriva a torridon tra le montagne, la strada in ripida discesa tra appelcross e lochcarron e poi neist point al tramonto solo io e manu e le pecorelle con un arcobaleno da spettacolo e poi l'isola di skye tutta... beh... davvero da lasciare senza fiato!!

qui siamo senza internet perchè siamo in un ostello davvero inculato...spero di far aver notizie più dettagliate al più presto.

martedì 24 aprile 2012

Highlands

Avrei voluto raccontarvi del giorno dopo edimburgo, con tanti castelli, tanti prati e altre cose ma in realtà dopo che ho visto le highlands ho solo più in mente loro....
abbiamo fatto benissimo ad arrivare subito da queste parti. merita davvero. e la giornata di oggi è stata impagabile. siamo stati dalle 20 di ieri sera fino ad oggi con negli occhi solo paesaggi di una bellezza sterminata! e non farà altro che continuare..
tra una nuvola e l'altra abbiamo anche avuto fortuna con il tempo che ci ha permesso di poter apprezzare la famosa luce della scozia. Quando c'è il sole qui cambia tutto, i colori diventando intensissimi, tutta l'aria si alleggerisce, il cielo sembra allargare improvvisamente gli orizzonti e a me a manu scatta il sorriso! :-)
Ci siamo stupite nel vedere un paesaggio che in alcuni casi non ci aspettavamo, soprattutto per quanto riguarda spiagge praticamente caraibiche (se non fosse per il freddo....), distese di prati quasi preistorici e brulle montagne con le punte innevate. Per il resto un pò ce lo immaginavamo...e lo speravamo...
Oggi manu ha anche soddisfatto tutti suoi desideri: vedere le pecore con gli agnellini, vedere le mucche pelose e le foche. Siamo state talmente brave che siamo anche andate oltre e abbiamo pranzato con due renne rosse al seguito, rincorso i coniglietti sul prato e quasi investito un furetto. Tutto questo io perchè manu ha visto solo le pecoreeee.....scherzoooo!
Per di più io con la mia strepitosa guida a sinistra sto diventando una piccola schumacher! mi sono perfettamente ambientata con le stradine a un'unica corsia e mi diverto pure come una matta a guidare! solamente ogni tanto quando sento CRI! vuol dire che forse ho esagerato .. soprattutto che forse stavo rischiando di finire in un fosso!! quando sento oh mi signur oppure o mimì prima devo smettere di ridere e poi riprendo la corsia giusta!

Stasera siamo finiti in un posto un pò così...come dire...vabbè non è proprio il centro del mondo...
Eravamo state fortunatissime finora, soprattutto con il cibo che era stato decisamente molto buono. ripeto finora. stasera siamo finite al cinese per la disperazione. ho detto tutto.
Manu dopo 2 giorni di isolamento da locali è già disperata: vuole la musica dal vivo e i kilt che ballano...
dopo le mucche e le foche mi sembra un ottimo nuovo obiettivo!
notte


domenica 22 aprile 2012

Scotland's sun

volevo specificare chi sono le ragazze in mutande....diciamo che sono più o meno il 50% delle scozzesi che incontriamo e che segue la moda locale indossando dei pantaloncini di jeans o tessuti leggerini delle dimensioni e forma di un paio di coulotte, per la maggior parte senza calze, le altre con le calzette fini fini...
ci sono loro, ci sono i loro degni compari maschili in maglietta a maniche corte e bermuda e poi io e manu e gli altri turisti per lo più italiani e spagnoli tutti imbacuccati con nell'ordine: canottierina, maglietta, maglia di lana, piumino sotto giacca, sciarpa, giacca e berretto di lana.....vi lascio immaginare lo sgomento delle mutande.
in realtà oggi edimburgo ci ha soprese con una splendida giornata di sole che ci permette (solo quando siamo la sole) di togliere berretto e sciarpa e aprire la giacca... :-)
la giornata è iniziata tranquilla dato che ieri eravamo un pò provate dal viaggio e nonostante la stanchezza abbiamo comunque voluto testare la nottata edimburghese. Abbiamo mangiato nel bithplace di harry potter, localino davvero grazioso e di atmosfera e dove si mangia molto bene e poi abbiamo iniziato a girare un pò di localetti in cerca di musica dal vivo. Tra addii al celibato e nubilato di gente che potrebbe essere mia/o figlia/o, siamo riuscite a trovare un locale davvero interessante con concerti uno via l'altro. Ieri sera era la volta di un gruppo soul/ska/r&b che ci è piaciuto molto. Avremmo continuato ad oltranza ma la stanchezza era davvero troppa!!
Per ora tra cibo, musica, gente e paesaggi il voto è 10!! :-)

PS: io e manu siamo un pericolo....sembriamo(o siamo??) due dodicenni che fanno le foto arrampicate sui cannoni, dentro le garitte e che si vogliono vestire da damine... vabbè vi lascio immaginare! 

sabato 21 aprile 2012

From Hiroshima to Edimburg

Come il solito viaggio che si rispetti, bisogna fare nottataccia la sera prima della partenza e quale meglio occasione del concerto dei 25 anni dell'Hiroshima con i tre allegri ragazzi morti e gli africa unite?? bel concerto!! e i tarm sono anche stati quasi simpatici!! :-D peccato per la folla esagerata e il maniaco appostato in mezzo ad arrampicatori&co....
cmq dopo il concerto e ben 2 ore e 15 minuti (!!!) di sonno siamo partite.....
diciamo che ogni minuto si svenimento su mezzi vari tra treno e bus e aereo è stato moooolto rigenerante!!

ora tra la pioggia e le donzelle in mutande (e lo sono davvero!!) iniziamo la nostra avventura scozzese!

cri&manu

giovedì 19 aprile 2012

- le città invisibili -

- Gli altri ambasciatori mi avvertono di carestie, di concussioni, di congiure,oppure mi segnalano miniere di turchesi nuovamente scoperte, prezzi vantaggiosi nelle
pelli di martora, proposte di forniture di lame damascate.E tu? - chiese a Polo il Gran Kan. - Torni da paesi altrettanto lontani e tutto quello che sai dirmi sono i
pensieri che vengono a chi prende il fresco la sera seduto sulla soglia di casa. A che ti serve, allora, tanto viaggiare?
-E' sera, siamo seduti sulla scalinata del tuo palazzo, spira un po' di vento, -
rispose Marco Polo. - Qualsiasi paese le mie parole evochino intorno a te, lo vedrai da un osservatorio situato come il tuo, anche se al posto della reggia c'è
un villaggio di palafitte e se la brezza porta l'odore d'un estuario fangoso.
- Il mio sguardo è quello di chi sta assorto e medita, lo ammetto. Ma il tuo? Tu attraversi arcipelaghi, tundre, catene di montagne. Tanto varrebbe che non ti muovessi di qui.
Il veneziano sapeva che quando Kublai se la prendeva con lui era per seguire meglio il filo d'un suo ragionamento; e che le sue risposte e obiezioni trovavano il loro
posto in un discorso che già si svolgeva per conto suo, nella testa del Gran Kan. Ossia, tra loro era indifferente che quesiti e soluzioni fossero enunciati ad alta voce o che ognuno dei due continuasse a rimuginarli in silenzio.Difatti stavano muti, a occhi socchiusi, adagiati su cuscini, dondolando su amache, fumando lunghe pipe
d'ambra.
Marco Polo immaginava di rispondere (o Kublai immaginava la sua risposta) che più si perdeva in quartieri sconosciuti di città lontane, più capiva le altre
città che aveva attraversato per giungere fin lì, e ripercorreva le tappe dei suoi viaggi, e imparava a conoscere il porto da cui era salpato, e i luoghi familiari della sua giovinezza, e i dintorni di casa, e un campiello di Venezia dove correva da bambino.
A questo punto Kublai Kan l'interrompeva o immaginava d'interromperlo, o Marco Polo immmaginava d'essere interrotto, con una domanda come: - Avanzi col capovoltato sempre all'indietro? - oppure: - Ciò che vedi è sempre alle tue spalle? -
o meglio: - Il tuo viaggio si svolge solo nel passato?
Tutto perchè Marco Polo potesse spiegare o immaginare di spiegare o essere immaginato spiegare o riuscire finalmente a spiegare a se stesso che quello che lui cercava era
sempre qualcosa davanti a sè, e anche se si trattava del passato era un passato che cambiava man mano egli avanzava nel suo viaggio, perchè il passato del viaggiatore cambia a seconda dell'itinerario compiuto, non diciamo il passato prossimo cui ogni giorno che passa aggiunge un giorno, ma il passato più remoto. Arrivando a ogni nuova città il viaggiatore ritrova un suo passato che non sapeva più d'avere: l'estraneità di ciò che non sei più o non possiedi più t'aspetta al varco nei luoghi estranei e non posseduti. Marco entra in una città; vede qualcuno in una piazza vivere una vita o un istante che potevano essere suoi; al posto di quell'uomo ora avrebbe potuto esserci lui se si fosse fermato nel tempo tanto tempo prima, oppure se tanto tempo prima a un crocevia invece di prendere una strada avesse preso quella opposta e dopo un lungo giro fosse venuto a trovarsi al posto di quell'uomo in quella piazza. Ormai, da quel suo passato vero o ipotetico, lui è escluso; non può fermarsi; deve proseguire fino a un'altra città dove lo aspetta un altro suo passato, o qualcosa
che forse era stato un suo possibile futuro e ora il presente di qualcun altro.
I futuri non realizzati sono solo rami del passato: rami secchi.
- Viaggi per rivivere il tuo passato? - era a questo punto la domanda del Kan, che poteva anche essere formulata cos: - Viaggi per ritrovare il tuo futuro?
E la risposta di Marco: - L'altrove è uno specchio in negativo. Il viaggiatore riconosce il poco che è suo, scoprendo il molto che non ha avuto e non avrà."

Italo Calvino