martedì 18 settembre 2012

Rientro

Ok siamo giunte alla conclusione e visto che la cri mi si è impigrita continuo a descrivere le nostre avventure. Da playa blanca siamo poi riuscite a visitare le isole del rosario compreso di snorkelling tra pesci e coralli e acqua verde ... pranzo a base di aragostelle e ritorno a cartagena dove abbiamo preso un bus privato dotato di pinguini tanto il freddo che c'era e l'autista al quale diamo il premio di mr. Simpatia che oltre tutto ci molla non so dove a santa marta per proseguire con un taxi! Da qui altro giro nel bellissimo parco tyrona giungla spiagge selvagge mare e mosquitos! E finalmente la notte nell'amaca... bellissimo la schiena ha retto il colpo! Paesaggi bellisimi ma i mosquitos ci massacrano! Ultimo giorno lo passiamo a taganga dove prendiamo una barca per andare in un altra spiaggia con pinne e maschera! Ultimo sole ultimo bagno... e anche spettatrici di un matrimonio celebrato sulla spiaggia...che è tutto da raccontare! Ritorno a bogota che il corso delle cose ed una bella dose di aria condizionata ha cambiato i nostri programmi... con una cogestione congiunta... e quindi il lungo rientro vivendo in aereoporto... ora a francoforte aspettando l'ultimo volo... sognando gia il prossimo viaggio ....

mercoledì 12 settembre 2012

Playa....

Di medellin mi sono dimenticata di raccontare di matias, un ragazzo di brescia con il padre argentino che abbiamo incontrato in ostello. Si sta girando il sud america in bicicletta. É partito dalla terra del fuoco 20 mesi fa. Ha fatto argentina, cile, bolivia, perù, ecuador e ora colombia con una bici stracarica di roba. Aveva una voglia di parlare in italiano impressionante e ci ha raccontato molte cose e molte impressioni e programmi del suo viaggio. Chissà dov'è adesso...
 Da medellin abbiamo preso un volo interno per cartagena....caldo, un caldo porco, umido... l'aereo sorvola cartagena per un'ora e mezza perchè c'è un temporale esagerato e non riesce ad atterrare.
E nooo. La pioggia noooo!!!!
 Per fortuna quando scendiamo noi, finisce. Facciamo un giro della città. La città vecchia è bella, in stile colonial-turistico, tutto un altro genere rispetto a quello che abbiamo visto finora. Ci perdiamo nelle viuzze fino alla calda e afosissima serata. La nostra meta, in realtà, sono la playa blanca e l'arcipelago del rosario. Qui è tutto stra turistico e ci sono le crociere che ti portano là, ma visto che a noi le cose comode non piacciono, andiamo al mercato locale e prendiamo il mezzo popolare, una lancia veloce, dove oltre alle signore che tornano alle isole con la spesa del mercato c'è anche qualche turista temerario e una vagonata di mercanzia. Il problema è che la barca parte solo quando è piena e il piena qui vuol dire strapiena....con tanto di uova sul tetto!! La playa blanca è proprio bella, acqua calda, sole, sabbia fina fina e bianca e poi pesce e cabana in riva al mare con la candela nella bottiglia!! Bello bello! E qui si perde ogni cognizione del tempo.... Non sappiamo manco come ritorneremo a cartagena, se riusciremo a vedere l'arcipelago...qui è la solita solfa: è sempre "claro que si" e qui più che altrove pur di estorcerti soldi.... ma sinceramente se anche ci lasciano qui non è male :-)


lunedì 10 settembre 2012

Domenica a medellin

L'ultimo giorno a salento l'abbiamo passato nelle piantagioni di caffè. In realtà qui non sono grandissime ma essendo "turistico" almeno ti permettono di visitarle e ti spiegano come raccolgono e lavorano il caffè. Quindi partiamo e camminiamo per 1h e mezza nelle campagne fino a una finca (qui si chiamano così) dove un ragazzotto ha spiegato a noi 2, a 2 ragazzi israeliani e a una coppia di signori inglesi tutto il procedimento. Il divertente è stato che la guida parla solo spagnolo, gli inglesi solo inglese e gli altri pochissimo spagnolo, quindi abbiamo dovuto tradurre noi. Il bello è stato che alla fine non si capiva più che lingua parlare con chi.:-) Dopo giri in mezzo alle piante, bevuto caffè di bassa qualità perchè quello buono lo esportano tutto e chiacchierato con i 2 israeliani (il prossimo turista che mi guarda come un'aliena perchè ho solo 3 settimane per viaggiare e non sto facendo il mio quinto giro del mondo in 8 anni l'uno lo ammazzo!!) acchiappiamo una jeep per rifarci la strada che all'andata era bella in discesa e per rifarla al contrario c'avremmo messo tipo 6h. In nottata bus per medellin. Qui è stato interessante vedere due medellin che alla fine corrispondono a due colombie molto diverse. Penso siano così tutte le grandi città ma qui è stato lampante. Il nostro ostello è nella zona dei locali quindi nella città ricca e tranquilla e infatti alla mattina andiamo in un centro commerciale per cambiare gli euro e vediamo tutti che corrono, che si fanno la passeggiata con il cane, sereni e tranquilli, in una via chiusa al traffico la domenica. Al pomeriggio invece prendiamo la metro e andiamo nel centro cittadino dove si possono ammirare moltissime delle statue di botero sparse nelle piazze. Qui è tutto diverso! Facciamo un giro ma con macchina foto nello zaino e mano sulla borsetta. Ma fin qui...il bello è stato quando per arrivare in una piazza siamo passate per il mercatino delle pulci e abbiamo preso una vietta caratteristica. Nel primo pezzo c'eran barboni un pò alticci epoco rassicuranti mentre allafinedella strada finalmente abbiamo potuto ammirare i risultati della famosa chirurgia estetica colombiana...sugli uomini. Diciamo che fa un certo effetto vedere un uomo truccato e vestito da donna con una ottava di reggiseno!! Arriviamo alla piazza pensando di essere in salvo e mentre ammiravamo la chiesa, due davanti a noi litigano uno a borsettate e l'altro con un coltello. Devo dire che la polizia è arrivata in un secondo. Al che ci guardiamo intorno e tra ragazzi strafatti di maria e non so cos'altro, ubriaconi, predicatori con la bibbia in mano, venditori e giocolieri non c'era una persona normale nell'intera piazza piena di gente! Da scrivere un libro su ognuno di loro! Pazzesco! Ma è domenica, no?? Ora siamo in viaggio per cartagena....finalmente caraibi!!! Alllego foto di un pranzo tip,o mio e di marisa, birra con palletta fritta di patata, carne e verdura io e patata lessa marisa. Peccato che io ora sono a digiuno da un giorno :-$

venerdì 7 settembre 2012

Salento

Volevamo occupare questi giorni con una bella gita di 2gg nel parque de los nevados dove potevamo andare a vedere un vulcano a quasi 5200m con tutto il cucuzzolo innevato, ma nisba.... sto bel vulcano ha deciso ultimante di eruttare un pochetto quindi nel parco non si entra più per un pò. Abbiamo deciso quindi di andare a salento, che non è in puglia, ma è un favoloso paesino all'inizio della valle del cocora. E indovinate cosa abbiamo trovato?? Turisti!! Ma allora ci sono!!! E pure troppi e troppo giovani!! Tedeschi, inglesi e australiani in giro per il sud america....all'età di 24 anni circa, alcuni avranno al massimo 20 anni. E poi finalmente troviamo anche qualche negozietto di cianfrusaglie che però non costano proprio poco....perchè voi, come me prima di partire, pensavate che la colombia è un paese povero, chenneso come l'ecuador o il perù. Beh proprio per niente. Ci sono delle persone povere, in alcune zone di più, in altre meno, ma per il resto stanno bene. Lavorano tanto, vivono con gli orari del sole, mangiano un casino e sono allegri. E non se la passano per nulla male. Oggi abbiamo fatto un bel trekking nella valle del cocora, un valle ai piedi del parque de los nevados dove ci sono le palme da cera, ossia la specie di palme più alta in assoluto. Un posto bellissimo, veramente!! Adesso che siamo tornate in paese ci accorgiamo che è venerdi!! La piazza si è riempita di dehor e di gente. Ma allora è vero che i colombiani si muovono il weekend. Speriamo di trovare un pò di festa stasera!!


Windsurfing in colombia :-)

Dopo un piccolo salto in un altro continente (qui a cali sono tutti neri e sembra di essere in africa), siamo passate al lago calima. Anche questo dovrebbe essere un posto turistico ma mi sa che ci siamo perse qualcosa. I colombiani si muovono solo il sabato e la domenica. In ogni posto dove andiamo ci dicono che il sabato e la domenica è pieno così di turisti ma scusate noi dov'eravamo il sabato e la domenica??no perchè noi sto pienone proprio non l'abbiamo visto. Siamo sempre le uniche turiste tranne a sant'agustin dove abbiamo incontrato anche 2 bergamaschi e qualche giovanotto in cerca di giovane donzella ballerina di merengue a cali. Per il resto ristoranti e alberghi vuoti. Per carità meglio così però un pò di confronto turistico non guasterebbe. Oggi cmq abbiamo fatto un'oretta di windsurf in sto lago che è una bellezza con un vento bello forte e un pò di gagni in kite che ci sfrecciavano sulle orecchie. Veramente uno spettacolo!! Anche il paesetto, tranquillo e pacifico, dove alla sera dopo vari tentativi riusciamo finalmente a mangiare una bella trota alla griglia. Io ho mangiato un altro pesce che però non ho capito cos'era... Poi dicono della colombia... per ora solo nelle città è pericoloso girare quando fa buio, per il resto è uno spettacolo, si sta serene, senza nessuno che ti stressa, sono tutti molto gentili e disponibili, non si può fare affidamento sugli orari ma su tutto il resto sto tranquilla. Oggi qui al lago dormiamo nell casa di un ragazzo colombiano che fa tavole kite. Lui non l'abbiamo ancora incontrato ma in compenso la mamma è stata gentilissima e ci ha offerto un ottimo pranzo. Difficile venir via di qui....con un vento del genere, il pueblo e la gente sarebbe da rimanere qui una settimana!!ma domani ci aspetta il Salento! :-)

martedì 4 settembre 2012

O o cavallo o o

Anche a sant'agustin ci sono le tombe ma qui il bello sono le statue ritrovate dentro. Veramente belle. Questo dicono essere un luogo turistico, effettivamente abbiamo trovato altri 4 o 5 turisti stranieri...per il resto il turistico è un'altra roba. Dopo la visita al parco archeologico ci cimentiamo in una passeggiata a cavallo. Ovviamente niente succede per caso: a me viene dato un bel cavallo tranquillo che andava quando doveva andare e si fermava quando doveva fermarsi. Marisa, invece, inizialmente aveva un cavallo che non andava avanti e poi ha cambiato per uno matto come un cavallo appunto....con cui si è divertita a fare l'andatura laterale che neanche ai campioni di dressage viene così bene, a lanciarsi nel fango quando c'era il sentiero comodo, il tutto condito da simpatici attimi di pioggia intensa e racconti di turisti uccisi e buttati nel fiume dai guerriglieri. Cmq, a parte tutto, il paesaggio era davvero favoloso nonostante le nuvole e la nebbiolina, soprattutto il canyon del rio magdalena!! Tutte belle, fantasticamente ricoperte di fango, abbiamo concluso contente la giornata. Ora siamo a cali e, dopo aver recuperato le tracce dello zio di marisa e fatto le prime piccole compere, domani andiamo al lago calima in uno ostello di un tipo che costruisce proprio lui tavole da kitesurf. Come glielo diciamo che noi in realtà siamo lì per fare windsurf???

lunedì 3 settembre 2012

Seguro meo amor

Abbiamo aspettato un pò di giorni per commentare la popolazione locale e abbiamo fatto bene: con qualche giorno in più ci si sono chiarite le idee. Bravi eh, simpatici, gentili ma dei quaquaraqua....dicono una cosa e poi è un'altra, dicono si si e non hanno capito cosa gli hai chiesto, ci sentiamo spesso un pò prese per il culo perchè non ti permettono di scegliere nulla, non ci sono altri bus e non è vero, costa tot e tutti pagano un terzo... ti spiegano che 1000pesos sono un taglio piccolo e che 10000pesos sono di più di 1000 (ma va?!?). Diciamo che ogni tanto scleriamo un pò, sopratutto negli spostamenti, soprattutto ieri e oggi che per vedere sia tierradentro che sant'agustin abbiamo dovuto combinare parecchi trasferimenti. Ieri sera abbiamo dormito a la plata, paesetto ai piedi delle "colline" da cui oggi siamo partite alle 6a.m. per visitare tierradentro. Alla sera abbiamo fatto un giro e nella piazza centrale abbiamo beccato il palco con un tizio con il culetto snodabile che faceva ballare salsa e merengue a tutti i giovinastri locali. Davvero uno spettacolo! Abbiamo superato il suicidio uccidendoci con delle fantastiche pallette di riso fritte buonissime dalla solita signora colle pentole in piazza. Oggi abbiamo visto tierradentro. Il posto è un sito archeologico con tutta una serie di tombe disseminate lungo un sentiero nel mezzo di una bellissima vallata verde e con colline molto particolari. Il problema di questo posto è che per andare e tornare ci sono pochissimi mezzi e quindi partiamo dal terminal alle 6 e dobbiamo farci recuperare al ritorno a un'ora non ben precisata perchè ognuno dice un orario diverso. La strada è veramente un'incubo. Un'alluvione 2 anni fa l'ha letteralmemte distrutta e ora è tutta un buco e parte è a strapiombo sul fiume con una montagna di sacchetti di sabbia come argine. 37km in 2h e più!! Per visitare tutte le tombe ci vogliono 2 giorni ma sinceramente viste 2 le hai viste tutte e per di più per scendere dentro ognuna ogni volta è un'impresa perchè sono dei buchi nella terra con dei gradini di mezzo metro l'uno. Il bello qui è il paesaggio e quindi decidiamo che 3/4h di cammino sono più che sufficienti piuttosto di rischiare di perdere il passaggio. Il mezzo che ci recupera per il ritorno è quasi pieno e quindi ci mettiamo sul cassone del pickup dietro con 5 hombre colombiani.....parlavano di tori, terreni e .... donne straniere.... vabbè. Il resto del giorno è trascorso nel trasferimento per riuscire ad arrivare a sant'agustin, con direttisimi e comodissimi mezzi locali. Qui (a sant'agustin) pioviggina e fa freschetto....ma la colombia non era un paese caldo??

venerdì 31 agosto 2012

Deserto del tatacoa

Siamo arrivate a neiva, un posto carino e tranquillo pieno di localetti sul rio magdalena.Il nostro albergo trovato dal tassista è in centro dove invece i ristoranti scarseggiano decisamente così dopo l'autostop proviamo l'ebbrezza di mangiare dal baracchino nella piazza. In realtà un ristorante c'era ma ... lasciamo stare... abbiamo preferito la signora con le pentole. Sembrava la tipa che sta fuori da giancarlo a fare gli spiedini. Ci ha dato due sgabelli di plastica, riso con patate e pollo, cocacola, tovaglioli, cucchiaio (provate voi a manbiare il pollo col cucchiaio!!) e alla fine pure lo stuzzicadenti. :-) abbiamo mangiato da dio!! Altro che ristorante! Qui al sud la gente è molto più socievole, simpatica e calorosa. Ci chiedono dove andiamo, da dove veniamo, solite robe ma si interessano e si preoccupano dell'idea che si ha della colombia al di fuori di qui Oggi abbiamo fatto un'escursione nel deserto del tatacoa. Un posto molto bello e suggestivo con tanto di cactus giganti, avvoltoi e un vento caldissimo, in mezzo a canyon fatti con la sabbia rossa e grigia di un vecchio mare preistorico. La nostra guida è stata talmente tartassata di domande che alla fine ci ha quasi organizzato i prossimi 2 giorni. Ci ha dato un pò di indirizzi e indicazioni per andare a vedere 2 parchi archeologici che fino a ieri davamo in alternativa. Ora forse riusciamo a raggiungerli tutti e due. Cmq la volete sapere una cosa? Non ne posso più di musica latinoamericana!!!!!

giovedì 30 agosto 2012

Verso sud

Diciamo che le vie di arrampicata le abbiamo viste....e basta. L'unico sport a cui ci siamo dedicate è la corsa per scappare dalle galline io e far scappare le galline marisa o in alternativa mandare via il cagnone nero che mi si è adottato o vedere il cane che rincorre il vitello avanti e indietro. Tutto ciò in una apparentemente semplice passeggiata fino al pueblito di suesca. Dopo di che ci avventuriamo alla volta di neiva a più di 300km sotto bogotà. Arriviamo a bogotà e fin qui è facile. Il problema è che dobbiamo cambiare terminale e attraversare mezza città. I modi sono due: o un costoso, banale e poco avventuroso taxi o un collectivo (piccolo pulmino che fa da bus) da acchiappare al volo tra i mille che arrivano e caricano la gente senza neanche fermarsi con scritte sul vetro tutte le loro destinazioni che quando hai finito di leggerle loro sono già ripartiti. Dopo mezz'ora e almeno 5 camionette che andavano al nostro terminal perse, marisa diciamo che trova un passaggio gratis che in altri paesi si chiama autostop ma che in questo paese pericolosissimo non si può neanche pensare. È stato un signore gentilissimo!! Con questo super servizio arriviamo e prendiamo di corsa (che ve lo dico....praticamente senza mangiare) il bus per nieva scoprendo che arriviamo troppo tardi per andare dove volevamo. Cacchio e ora dove dormiamo?? Nessun problema....basta fare amicizia con quello del bus che nelle 6h di viaggio in mezzo alle palme e ai campi di cotone ci decanta tutto quello che si può fare nella regione della huilia e quando scendiamo ci appioppa a un taxista che ci trova l'albergo. Insomma nulla di più facile!! E qui finalmente fa caldo!!

Bike tour

Oggi e' il terzo giorno e l'abbiamo iniziato con una bella escursione in bicicletta. Parte piu' difficile del viaggio e' stato l'allontanamento e l'avvicinamento al luogo del noleggio dove c'era un pavet mooolto rialzato. Poi il resto e' stato tutto in discesa.....si fa per dire. Abbiamo scorazzato nelle campagne prima e deserto poi intorno a villa de leyva. In campagna abbiamo ammirato un sacco di super case favolose, le tenute di colombiani che se la passano egregiamente, tra cavalli, fiori, musica e un'odorino di mariuana che te lo raccomando. Come dire...da invidia!!! Dopo siamo passate al deserto, stavolta un po' in salita e senza la mencheminima segnalazione!Ma dopo 800 corsi cai ci facciamo spaventare? Con una cartina che neanche un bambino poteva disegnarla e indicazioni chieste a gente che non era di li ma come c'era arrivata non si sa come, in qualche modo ritorniamo all'arrivo senza acchiapparci il temporale che ci ha evitato accuratamente (il solito culo di spina....). Dopo cio' lasciamo il pueblo e senza mangiare (!!) ripartiamo alla volta di ...? Boh. Abbiamo 3 opzioni: o andiamo a vedere un lago che dicono essere legato a molte leggende sul tempo dell'oro e sul eldorado ma parecchio difficile da raggiungere o andiamo a suesca, un posto dove ci sono circa 400 vie di arrampicata o andiamo verso neiva parecchio piu' a sud di bogota.... Decidiamo per suesca senza immaginarci di aver scelto un ostello sconosciuto ai locali in mezzo alla campagna con tanto di gallina e mucca annesse. Il posto e' bello ma su cosa fare domani e' ancora un'incognita. Diciamo che cmq pensavamo che la colombia fosse decisamente più povera e sprovveduta. I colombiani sono decisamente gente a cui piace la bella vita, super lavoratori e pieni di dignità, hanno la predilezione per la musica, ovviamente sudamericana, e per le buona cucina. Qua non si muore di fame tranne che se non si viaggia con marisa che a una grigliata di carne preferisce i cracker... :-) :-) Il freddo è migliorato ma di pochissimo e marisa balla per scaldarsi. (ho le prove!!)

martedì 28 agosto 2012

verso villa de leyva

stamattina siamo  partite di buon'ora e abbiamo sperimentato come funzionano i mezzi locali colombiani. Innanzitutto il Transmilenio, un'ora sulla metropolitana esterna di bogota' che era gremita fino all'orlo e che nei piani alti era fornita di buoni profumini di aglio e simili...poi tranquillamente siamo arrivate a Zipaquira...in pratica sul bus non puoi dormire o distrarti perche' ti puoi perdere come nulla l'intero paese. Grazie a un simpatico signore infatti abbiamo capito dove dovevamo scendere...in mezzo a un incrocio in un paese qualsiasi che poi si e' rivelato essere Zipaquira appunto.
dopo la visita della cattedrale di sale a 190m sotto terra, ci siamo poste il problema di arrivare a villa de leyva, la prossima tappa.. bene. 3 persone, 3 indicazioni diverse. alla fine acchiappiamo il primo bus a caso...
ci siamo fidate del ragazzino del bus un po'titubanti e quando ci ritroviamo improvvisamente catapultate in un altro paese sconosciuto in un incrocio a caso ad aspettare un altro bus da prendere al volo, eravamo ancora titubanti..ma in realta' abbiamo solo fatto bene perche' era la strada migliore e il modo piu' veloce (sopratutto per l'autista spericolato...).
le impressioni sul paesaggio e i colombiani le lasciamo per la prossima volta...poco tempo per scrivere tutto.
baci

lunedì 27 agosto 2012

Freddo freddissimo

Stiamo, come dire....,morendo di freddo!!! Per colpa dell'uragano che c'e' stato a new orleans qui tira un vento gelido che si muore. Per di piu' oggi il sole l'abbiamo visto ben poco e qui non hanno i riscaldamenti. Veramente tanto freddo!!!
Oggi tutte belle imbacuccate abbiamo fatto un giro del centro e delle sue principali attrattive. C'e' tantissima gente in giro, di ogni genere e sorta,e alla fine si cammina assolutamente tranquille. diciamo che pero' oltre il centro e la chiesa di monserrate sulla collina (per l'esattezza a 3200m) non ci azzardiamo ad andare. Abbiamo deciso di lasciare il freddo per posti decisamente piu' caldi. Domani si parte per zipaquira e villa de leyva.

domenica 26 agosto 2012

Bienvenidos a colombia!

Siamo arrivate a bogota'.in italia sono le 5 del mattino e qui le 10 di sera..marisa sta dormendo, mentre io non ho sonno dato che il mio solito svenimento in aereo e' durato tipo 10h. Ovviamente non abbiamo visto molto, solo la strada dell'aeroporto e il centro deserto gia' alle 8 di sera. Non sembra niente male ma dalla guida abbiamo capito che non c'e' moltissimo da vedere. Purtroppo una bella passeggiata in un posto panoramico non riusciamo a farla domani perche' in settimana puo' essere pericoloso...uff. la domenica ci sono i pellegrini e quindi e' piu' sicuro. Domani a colazione decidiamo cosa fare e quanto stare. Sono proprio contenta di essere qui. Bacini

mercoledì 22 agosto 2012

Nuove scoperte...

Ci stiamo preparando...
Questa volta io e Marisa e questa volta la Colombia, una nuova partenza, un nuovo viaggio, una nuova scoperta.
Ormai è così...sono arrivata a questa conclusione: ogni viaggio per me è una nuova scoperta. Ma non di luoghi o gente e non di tempi.
Mi sono accorta di avere un limite pazzesco, enorme, che mi casca sulla testa come una coperta di lana di cammello nella piena afa di un agosto africano e mi impedisce di vedere quello che mi sta intorno in maniera semplice e logica. Mi sono accorta che a casa non riesco a porre i confini  dei miei bisogni, dei miei desideri, vengo sopraffatta dalla routine giornaliera e dalla mia voglia di fare che non riesco a tenere l'ago della bilancia su di me...magicamente si sposta, poi ritorna, e poi va verso qualcosa di magneticamente potente ma non vicino a me..insomma sono lenta, mostruosamente e limitatamente lenta nel mio parlarmi.

Quando sono in viaggio, tutto questo si attenua.
In viaggio (e non in vacanza, che significa due cose ben diverse!!) finalmente respiro e riesco a cercare la forza di riprendermi il mio ago. E così soprattutto mi trovo e scopro parti di me che non conoscevo prima. Nel bene e nel male, ovviamente, ogni cosa diventa una nuova scoperta, non di luoghi, non di tempi ma di me. Non so perchè è così ma lo è da sempre, ora lo so e ne prendo atto.
Chissà cosa scoprirò stavolta!!! :-))

Mi sto preparando....

venerdì 27 aprile 2012

isola di skye...

due righe veloci per far sapere che siamo ancora vive e per testimoniare le cose che abbiamo visto.
diciamo che posso affermare di avere visto negli ultimi 3 giorni tra i panorami più belli della mia vita. La strada che arriva a torridon tra le montagne, la strada in ripida discesa tra appelcross e lochcarron e poi neist point al tramonto solo io e manu e le pecorelle con un arcobaleno da spettacolo e poi l'isola di skye tutta... beh... davvero da lasciare senza fiato!!

qui siamo senza internet perchè siamo in un ostello davvero inculato...spero di far aver notizie più dettagliate al più presto.

martedì 24 aprile 2012

Highlands

Avrei voluto raccontarvi del giorno dopo edimburgo, con tanti castelli, tanti prati e altre cose ma in realtà dopo che ho visto le highlands ho solo più in mente loro....
abbiamo fatto benissimo ad arrivare subito da queste parti. merita davvero. e la giornata di oggi è stata impagabile. siamo stati dalle 20 di ieri sera fino ad oggi con negli occhi solo paesaggi di una bellezza sterminata! e non farà altro che continuare..
tra una nuvola e l'altra abbiamo anche avuto fortuna con il tempo che ci ha permesso di poter apprezzare la famosa luce della scozia. Quando c'è il sole qui cambia tutto, i colori diventando intensissimi, tutta l'aria si alleggerisce, il cielo sembra allargare improvvisamente gli orizzonti e a me a manu scatta il sorriso! :-)
Ci siamo stupite nel vedere un paesaggio che in alcuni casi non ci aspettavamo, soprattutto per quanto riguarda spiagge praticamente caraibiche (se non fosse per il freddo....), distese di prati quasi preistorici e brulle montagne con le punte innevate. Per il resto un pò ce lo immaginavamo...e lo speravamo...
Oggi manu ha anche soddisfatto tutti suoi desideri: vedere le pecore con gli agnellini, vedere le mucche pelose e le foche. Siamo state talmente brave che siamo anche andate oltre e abbiamo pranzato con due renne rosse al seguito, rincorso i coniglietti sul prato e quasi investito un furetto. Tutto questo io perchè manu ha visto solo le pecoreeee.....scherzoooo!
Per di più io con la mia strepitosa guida a sinistra sto diventando una piccola schumacher! mi sono perfettamente ambientata con le stradine a un'unica corsia e mi diverto pure come una matta a guidare! solamente ogni tanto quando sento CRI! vuol dire che forse ho esagerato .. soprattutto che forse stavo rischiando di finire in un fosso!! quando sento oh mi signur oppure o mimì prima devo smettere di ridere e poi riprendo la corsia giusta!

Stasera siamo finiti in un posto un pò così...come dire...vabbè non è proprio il centro del mondo...
Eravamo state fortunatissime finora, soprattutto con il cibo che era stato decisamente molto buono. ripeto finora. stasera siamo finite al cinese per la disperazione. ho detto tutto.
Manu dopo 2 giorni di isolamento da locali è già disperata: vuole la musica dal vivo e i kilt che ballano...
dopo le mucche e le foche mi sembra un ottimo nuovo obiettivo!
notte


domenica 22 aprile 2012

Scotland's sun

volevo specificare chi sono le ragazze in mutande....diciamo che sono più o meno il 50% delle scozzesi che incontriamo e che segue la moda locale indossando dei pantaloncini di jeans o tessuti leggerini delle dimensioni e forma di un paio di coulotte, per la maggior parte senza calze, le altre con le calzette fini fini...
ci sono loro, ci sono i loro degni compari maschili in maglietta a maniche corte e bermuda e poi io e manu e gli altri turisti per lo più italiani e spagnoli tutti imbacuccati con nell'ordine: canottierina, maglietta, maglia di lana, piumino sotto giacca, sciarpa, giacca e berretto di lana.....vi lascio immaginare lo sgomento delle mutande.
in realtà oggi edimburgo ci ha soprese con una splendida giornata di sole che ci permette (solo quando siamo la sole) di togliere berretto e sciarpa e aprire la giacca... :-)
la giornata è iniziata tranquilla dato che ieri eravamo un pò provate dal viaggio e nonostante la stanchezza abbiamo comunque voluto testare la nottata edimburghese. Abbiamo mangiato nel bithplace di harry potter, localino davvero grazioso e di atmosfera e dove si mangia molto bene e poi abbiamo iniziato a girare un pò di localetti in cerca di musica dal vivo. Tra addii al celibato e nubilato di gente che potrebbe essere mia/o figlia/o, siamo riuscite a trovare un locale davvero interessante con concerti uno via l'altro. Ieri sera era la volta di un gruppo soul/ska/r&b che ci è piaciuto molto. Avremmo continuato ad oltranza ma la stanchezza era davvero troppa!!
Per ora tra cibo, musica, gente e paesaggi il voto è 10!! :-)

PS: io e manu siamo un pericolo....sembriamo(o siamo??) due dodicenni che fanno le foto arrampicate sui cannoni, dentro le garitte e che si vogliono vestire da damine... vabbè vi lascio immaginare! 

sabato 21 aprile 2012

From Hiroshima to Edimburg

Come il solito viaggio che si rispetti, bisogna fare nottataccia la sera prima della partenza e quale meglio occasione del concerto dei 25 anni dell'Hiroshima con i tre allegri ragazzi morti e gli africa unite?? bel concerto!! e i tarm sono anche stati quasi simpatici!! :-D peccato per la folla esagerata e il maniaco appostato in mezzo ad arrampicatori&co....
cmq dopo il concerto e ben 2 ore e 15 minuti (!!!) di sonno siamo partite.....
diciamo che ogni minuto si svenimento su mezzi vari tra treno e bus e aereo è stato moooolto rigenerante!!

ora tra la pioggia e le donzelle in mutande (e lo sono davvero!!) iniziamo la nostra avventura scozzese!

cri&manu

giovedì 19 aprile 2012

- le città invisibili -

- Gli altri ambasciatori mi avvertono di carestie, di concussioni, di congiure,oppure mi segnalano miniere di turchesi nuovamente scoperte, prezzi vantaggiosi nelle
pelli di martora, proposte di forniture di lame damascate.E tu? - chiese a Polo il Gran Kan. - Torni da paesi altrettanto lontani e tutto quello che sai dirmi sono i
pensieri che vengono a chi prende il fresco la sera seduto sulla soglia di casa. A che ti serve, allora, tanto viaggiare?
-E' sera, siamo seduti sulla scalinata del tuo palazzo, spira un po' di vento, -
rispose Marco Polo. - Qualsiasi paese le mie parole evochino intorno a te, lo vedrai da un osservatorio situato come il tuo, anche se al posto della reggia c'è
un villaggio di palafitte e se la brezza porta l'odore d'un estuario fangoso.
- Il mio sguardo è quello di chi sta assorto e medita, lo ammetto. Ma il tuo? Tu attraversi arcipelaghi, tundre, catene di montagne. Tanto varrebbe che non ti muovessi di qui.
Il veneziano sapeva che quando Kublai se la prendeva con lui era per seguire meglio il filo d'un suo ragionamento; e che le sue risposte e obiezioni trovavano il loro
posto in un discorso che già si svolgeva per conto suo, nella testa del Gran Kan. Ossia, tra loro era indifferente che quesiti e soluzioni fossero enunciati ad alta voce o che ognuno dei due continuasse a rimuginarli in silenzio.Difatti stavano muti, a occhi socchiusi, adagiati su cuscini, dondolando su amache, fumando lunghe pipe
d'ambra.
Marco Polo immaginava di rispondere (o Kublai immaginava la sua risposta) che più si perdeva in quartieri sconosciuti di città lontane, più capiva le altre
città che aveva attraversato per giungere fin lì, e ripercorreva le tappe dei suoi viaggi, e imparava a conoscere il porto da cui era salpato, e i luoghi familiari della sua giovinezza, e i dintorni di casa, e un campiello di Venezia dove correva da bambino.
A questo punto Kublai Kan l'interrompeva o immaginava d'interromperlo, o Marco Polo immmaginava d'essere interrotto, con una domanda come: - Avanzi col capovoltato sempre all'indietro? - oppure: - Ciò che vedi è sempre alle tue spalle? -
o meglio: - Il tuo viaggio si svolge solo nel passato?
Tutto perchè Marco Polo potesse spiegare o immaginare di spiegare o essere immaginato spiegare o riuscire finalmente a spiegare a se stesso che quello che lui cercava era
sempre qualcosa davanti a sè, e anche se si trattava del passato era un passato che cambiava man mano egli avanzava nel suo viaggio, perchè il passato del viaggiatore cambia a seconda dell'itinerario compiuto, non diciamo il passato prossimo cui ogni giorno che passa aggiunge un giorno, ma il passato più remoto. Arrivando a ogni nuova città il viaggiatore ritrova un suo passato che non sapeva più d'avere: l'estraneità di ciò che non sei più o non possiedi più t'aspetta al varco nei luoghi estranei e non posseduti. Marco entra in una città; vede qualcuno in una piazza vivere una vita o un istante che potevano essere suoi; al posto di quell'uomo ora avrebbe potuto esserci lui se si fosse fermato nel tempo tanto tempo prima, oppure se tanto tempo prima a un crocevia invece di prendere una strada avesse preso quella opposta e dopo un lungo giro fosse venuto a trovarsi al posto di quell'uomo in quella piazza. Ormai, da quel suo passato vero o ipotetico, lui è escluso; non può fermarsi; deve proseguire fino a un'altra città dove lo aspetta un altro suo passato, o qualcosa
che forse era stato un suo possibile futuro e ora il presente di qualcun altro.
I futuri non realizzati sono solo rami del passato: rami secchi.
- Viaggi per rivivere il tuo passato? - era a questo punto la domanda del Kan, che poteva anche essere formulata cos: - Viaggi per ritrovare il tuo futuro?
E la risposta di Marco: - L'altrove è uno specchio in negativo. Il viaggiatore riconosce il poco che è suo, scoprendo il molto che non ha avuto e non avrà."

Italo Calvino