venerdì 31 agosto 2012

Deserto del tatacoa

Siamo arrivate a neiva, un posto carino e tranquillo pieno di localetti sul rio magdalena.Il nostro albergo trovato dal tassista è in centro dove invece i ristoranti scarseggiano decisamente così dopo l'autostop proviamo l'ebbrezza di mangiare dal baracchino nella piazza. In realtà un ristorante c'era ma ... lasciamo stare... abbiamo preferito la signora con le pentole. Sembrava la tipa che sta fuori da giancarlo a fare gli spiedini. Ci ha dato due sgabelli di plastica, riso con patate e pollo, cocacola, tovaglioli, cucchiaio (provate voi a manbiare il pollo col cucchiaio!!) e alla fine pure lo stuzzicadenti. :-) abbiamo mangiato da dio!! Altro che ristorante! Qui al sud la gente è molto più socievole, simpatica e calorosa. Ci chiedono dove andiamo, da dove veniamo, solite robe ma si interessano e si preoccupano dell'idea che si ha della colombia al di fuori di qui Oggi abbiamo fatto un'escursione nel deserto del tatacoa. Un posto molto bello e suggestivo con tanto di cactus giganti, avvoltoi e un vento caldissimo, in mezzo a canyon fatti con la sabbia rossa e grigia di un vecchio mare preistorico. La nostra guida è stata talmente tartassata di domande che alla fine ci ha quasi organizzato i prossimi 2 giorni. Ci ha dato un pò di indirizzi e indicazioni per andare a vedere 2 parchi archeologici che fino a ieri davamo in alternativa. Ora forse riusciamo a raggiungerli tutti e due. Cmq la volete sapere una cosa? Non ne posso più di musica latinoamericana!!!!!

giovedì 30 agosto 2012

Verso sud

Diciamo che le vie di arrampicata le abbiamo viste....e basta. L'unico sport a cui ci siamo dedicate è la corsa per scappare dalle galline io e far scappare le galline marisa o in alternativa mandare via il cagnone nero che mi si è adottato o vedere il cane che rincorre il vitello avanti e indietro. Tutto ciò in una apparentemente semplice passeggiata fino al pueblito di suesca. Dopo di che ci avventuriamo alla volta di neiva a più di 300km sotto bogotà. Arriviamo a bogotà e fin qui è facile. Il problema è che dobbiamo cambiare terminale e attraversare mezza città. I modi sono due: o un costoso, banale e poco avventuroso taxi o un collectivo (piccolo pulmino che fa da bus) da acchiappare al volo tra i mille che arrivano e caricano la gente senza neanche fermarsi con scritte sul vetro tutte le loro destinazioni che quando hai finito di leggerle loro sono già ripartiti. Dopo mezz'ora e almeno 5 camionette che andavano al nostro terminal perse, marisa diciamo che trova un passaggio gratis che in altri paesi si chiama autostop ma che in questo paese pericolosissimo non si può neanche pensare. È stato un signore gentilissimo!! Con questo super servizio arriviamo e prendiamo di corsa (che ve lo dico....praticamente senza mangiare) il bus per nieva scoprendo che arriviamo troppo tardi per andare dove volevamo. Cacchio e ora dove dormiamo?? Nessun problema....basta fare amicizia con quello del bus che nelle 6h di viaggio in mezzo alle palme e ai campi di cotone ci decanta tutto quello che si può fare nella regione della huilia e quando scendiamo ci appioppa a un taxista che ci trova l'albergo. Insomma nulla di più facile!! E qui finalmente fa caldo!!

Bike tour

Oggi e' il terzo giorno e l'abbiamo iniziato con una bella escursione in bicicletta. Parte piu' difficile del viaggio e' stato l'allontanamento e l'avvicinamento al luogo del noleggio dove c'era un pavet mooolto rialzato. Poi il resto e' stato tutto in discesa.....si fa per dire. Abbiamo scorazzato nelle campagne prima e deserto poi intorno a villa de leyva. In campagna abbiamo ammirato un sacco di super case favolose, le tenute di colombiani che se la passano egregiamente, tra cavalli, fiori, musica e un'odorino di mariuana che te lo raccomando. Come dire...da invidia!!! Dopo siamo passate al deserto, stavolta un po' in salita e senza la mencheminima segnalazione!Ma dopo 800 corsi cai ci facciamo spaventare? Con una cartina che neanche un bambino poteva disegnarla e indicazioni chieste a gente che non era di li ma come c'era arrivata non si sa come, in qualche modo ritorniamo all'arrivo senza acchiapparci il temporale che ci ha evitato accuratamente (il solito culo di spina....). Dopo cio' lasciamo il pueblo e senza mangiare (!!) ripartiamo alla volta di ...? Boh. Abbiamo 3 opzioni: o andiamo a vedere un lago che dicono essere legato a molte leggende sul tempo dell'oro e sul eldorado ma parecchio difficile da raggiungere o andiamo a suesca, un posto dove ci sono circa 400 vie di arrampicata o andiamo verso neiva parecchio piu' a sud di bogota.... Decidiamo per suesca senza immaginarci di aver scelto un ostello sconosciuto ai locali in mezzo alla campagna con tanto di gallina e mucca annesse. Il posto e' bello ma su cosa fare domani e' ancora un'incognita. Diciamo che cmq pensavamo che la colombia fosse decisamente più povera e sprovveduta. I colombiani sono decisamente gente a cui piace la bella vita, super lavoratori e pieni di dignità, hanno la predilezione per la musica, ovviamente sudamericana, e per le buona cucina. Qua non si muore di fame tranne che se non si viaggia con marisa che a una grigliata di carne preferisce i cracker... :-) :-) Il freddo è migliorato ma di pochissimo e marisa balla per scaldarsi. (ho le prove!!)

martedì 28 agosto 2012

verso villa de leyva

stamattina siamo  partite di buon'ora e abbiamo sperimentato come funzionano i mezzi locali colombiani. Innanzitutto il Transmilenio, un'ora sulla metropolitana esterna di bogota' che era gremita fino all'orlo e che nei piani alti era fornita di buoni profumini di aglio e simili...poi tranquillamente siamo arrivate a Zipaquira...in pratica sul bus non puoi dormire o distrarti perche' ti puoi perdere come nulla l'intero paese. Grazie a un simpatico signore infatti abbiamo capito dove dovevamo scendere...in mezzo a un incrocio in un paese qualsiasi che poi si e' rivelato essere Zipaquira appunto.
dopo la visita della cattedrale di sale a 190m sotto terra, ci siamo poste il problema di arrivare a villa de leyva, la prossima tappa.. bene. 3 persone, 3 indicazioni diverse. alla fine acchiappiamo il primo bus a caso...
ci siamo fidate del ragazzino del bus un po'titubanti e quando ci ritroviamo improvvisamente catapultate in un altro paese sconosciuto in un incrocio a caso ad aspettare un altro bus da prendere al volo, eravamo ancora titubanti..ma in realta' abbiamo solo fatto bene perche' era la strada migliore e il modo piu' veloce (sopratutto per l'autista spericolato...).
le impressioni sul paesaggio e i colombiani le lasciamo per la prossima volta...poco tempo per scrivere tutto.
baci

lunedì 27 agosto 2012

Freddo freddissimo

Stiamo, come dire....,morendo di freddo!!! Per colpa dell'uragano che c'e' stato a new orleans qui tira un vento gelido che si muore. Per di piu' oggi il sole l'abbiamo visto ben poco e qui non hanno i riscaldamenti. Veramente tanto freddo!!!
Oggi tutte belle imbacuccate abbiamo fatto un giro del centro e delle sue principali attrattive. C'e' tantissima gente in giro, di ogni genere e sorta,e alla fine si cammina assolutamente tranquille. diciamo che pero' oltre il centro e la chiesa di monserrate sulla collina (per l'esattezza a 3200m) non ci azzardiamo ad andare. Abbiamo deciso di lasciare il freddo per posti decisamente piu' caldi. Domani si parte per zipaquira e villa de leyva.

domenica 26 agosto 2012

Bienvenidos a colombia!

Siamo arrivate a bogota'.in italia sono le 5 del mattino e qui le 10 di sera..marisa sta dormendo, mentre io non ho sonno dato che il mio solito svenimento in aereo e' durato tipo 10h. Ovviamente non abbiamo visto molto, solo la strada dell'aeroporto e il centro deserto gia' alle 8 di sera. Non sembra niente male ma dalla guida abbiamo capito che non c'e' moltissimo da vedere. Purtroppo una bella passeggiata in un posto panoramico non riusciamo a farla domani perche' in settimana puo' essere pericoloso...uff. la domenica ci sono i pellegrini e quindi e' piu' sicuro. Domani a colazione decidiamo cosa fare e quanto stare. Sono proprio contenta di essere qui. Bacini

mercoledì 22 agosto 2012

Nuove scoperte...

Ci stiamo preparando...
Questa volta io e Marisa e questa volta la Colombia, una nuova partenza, un nuovo viaggio, una nuova scoperta.
Ormai è così...sono arrivata a questa conclusione: ogni viaggio per me è una nuova scoperta. Ma non di luoghi o gente e non di tempi.
Mi sono accorta di avere un limite pazzesco, enorme, che mi casca sulla testa come una coperta di lana di cammello nella piena afa di un agosto africano e mi impedisce di vedere quello che mi sta intorno in maniera semplice e logica. Mi sono accorta che a casa non riesco a porre i confini  dei miei bisogni, dei miei desideri, vengo sopraffatta dalla routine giornaliera e dalla mia voglia di fare che non riesco a tenere l'ago della bilancia su di me...magicamente si sposta, poi ritorna, e poi va verso qualcosa di magneticamente potente ma non vicino a me..insomma sono lenta, mostruosamente e limitatamente lenta nel mio parlarmi.

Quando sono in viaggio, tutto questo si attenua.
In viaggio (e non in vacanza, che significa due cose ben diverse!!) finalmente respiro e riesco a cercare la forza di riprendermi il mio ago. E così soprattutto mi trovo e scopro parti di me che non conoscevo prima. Nel bene e nel male, ovviamente, ogni cosa diventa una nuova scoperta, non di luoghi, non di tempi ma di me. Non so perchè è così ma lo è da sempre, ora lo so e ne prendo atto.
Chissà cosa scoprirò stavolta!!! :-))

Mi sto preparando....