giovedì 2 maggio 2013

Il lago aral 1

Siamo giunte a nukus, ultima tappa del viaggio. Questa cittadina è conosciuta solo per un museo dell'arte e l'escursione al lago Aral, ha un solo albergo neanche troppo economico, una sola via dei ristoranti, 2 banche e un ufficio prenotazione voli.

Noi siamo venute qui per il lago Aral, questa increbile massa d'acqua che l'uomo ha deciso di prosciugare e che probabilmente le mie nipoti non vedranno mai. Il tour che abbiamo prenotato ci ha però chiesto di pagare in dollari perché qua gli euro sono poco rivendibili. Quindi proviamo ad andare in banca a cambiare gli euro con i dollari.
A parte che ovviamente c'abbiamo messo un pó a trovare la banca, poi abbiamo dovuto trovare l'ufficio che potesse occuparsi di noi dove una super capa ha fatto 148 telefonate, si è alzata per andare lei in altri 15 uffici, ci ha portato nel primo ufficio che ci aveva mandato da un'altra parte per poi dirci dopo 2h che non si poteva fare. Ah.....dirlo prima?
Vabbe non importa. Andiamo allora a prendere il biglietto aereo per ritornare nella capitale. Sarà mica una cosa difficile??
Dato che le code qui non esistono e vale la legge del piu prepotente, immaginate come siamo contente dopo la trafila in banca di metterci di nuovo dietro uno sportello dove stavolta non c'è nessuno che parla inglese.
Quando finalmente arriva il nostro turno, farci capire è un'impresa, allora si scatena una gara a chi telefona prima all'amico che sa l'inglese (si fa per dire) e te lo passa...aiuto....alla fine decidiamo di prenotare via internet. Meglio.
Vi tralascio la descrizione della cena. Al contrario degli altri posti in cui siamo state, qui non ci sono molti posti in cui mangiare e in più io ho ancora male al pancino...
Il giorno dopo,  non senza qualche difficoltà (.....), partiamo per l'escursione al lago aral.
Il lago aral era fino al 1960 il quarto lago del mondo. Alimentato da due grandi fiumi si estendeva  per 67000km. Poi una politica agricola sovietica un pó miope ha deciso di deviare la maggior parte dei due affluenti per irrigare nuove piantagioni di cotone.  Il risultato è stata la quasi scomparsa del lago e il fallimento dell'industria ittica che ci viveva prosperosamente. Vedere come questo abbia avuto effetto in pochissimo tempo è impressionante!! Ora c'è il deserto e tutti i favolosi canyon che ha scavato l'acqua ora sono fantastiche montagne.
Noi saliamo in fuoristrada alle 8:30, alle 11 buchiamo una ruota, il nostro autista la cambia, torniamo indietro di 20km, la fa aggiustare, la rimonta,  alle 12 ripartiamo.  Solo una veloce sosta per il pranzo e per guardare il panorama e alle 17:30 finalmente scendiamo sulla spiaggia dove c'è l'acqua rimasta. La strada percorsa era terribile e lunghissima ma il panorama ripaga tutta la fatica!!
Qui, vista lago, accampiamo con la tenda e il fuocherello e tante tante tante belle stelline!!! Favoloso!!



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