mercoledì 7 febbraio 2018

Wat Phu Tok

Oggi è stata una giornata come la volevo io. Questo per me è il vero viaggiare, andare in un posto per vedere qualcosa va bene ma anche il tragitto per arrivarci e trovarlo per me è viaggiare, scoprire qualcosa di quello che c'è fuori ma anche dentro di te. È un'avventura e anche se è stancante perché si cambia pullman, si chiede, non si capisce, si riprova, questo è quello che a me fa brillare gli occhi. Insomma oggi la mia destinazione è questo tempio, che più che tempio alla fine è un luogo di meditazione, costruito su una conformazione rocciosa che uno sul bus ha definito l'Ayers rock della Tailandia. Effettivamente è un masso roccioso enorme di colore rossastro nel mezzo di una vasta pianura con le piantagioni di alberi della colla. Ovviamente una roba sconosciuta ai turisti quindi non ci si va se non con mezzi pubblici e tuktuk. Io sono abbastanza lontana e quindi parto prestissimo perché so come funzionano ste cose....
Primo bus per Bueng Khan ok, secondo bus per un villaggio/incrocio Si Wilai ok. Poi arrivata li c'ho messo un attimo per trovare un bagno....e fare colazione e poi tuk tuk per arrivare al tempio. Tutto filato super liscio. Carta e penna per scrivere i nomi, gesti, Google translator e via. Tutto liscio.
Questo posto è pazzesco. Ci sono 7 livelli di meditazione corrispondenti a 7 diverse altezze da terra. I primi 4 sono dei "pianerottoli" tra delle scale quasi verticali e sono comunque in parte appoggiati sulla roccia. Il 5 e il 6 livello sono due veri e propri anelli attorno al masso, un terzo dei quali è bello pavimentato, il rimanente è fatto da passerelle di legno a strapiombo attaccate alla roccia non so come e soprattutto tutte scricchiolanti. Devo ammettere che pur non soffrendo di vertigini anche a me faceva un certo effetto. Il sesto livello poi....mamma mia...
Il settimo invece consisteva solo nella parte in cima alla roccia, con un po'di boscaglia e il panorama a 360 gradi sulla pianura sottostante.
Bellissimo davvero e ne valsa assolutamente la pena del viaggio!!
Ovviamente ero l'unica straniera, qualche turista tailandese, (che non si è lasciato perdere l'occasione di farsi fare delle foto con me) e qualche monaco. Tutto qui. Un posto per meditare davvero magico!
Il ritorno è stato un po' più laborioso perché ho dovuto aspettare il bus dall' incrocio fino a Bueng Khan più di 2 ore. È vero che ho avuto la compagna di un'intera famiglia thai ma sto bus non passava più e devo ammettere che stavo iniziando a preoccuparmi. Poi tutto in cascata fino a Nong Khai dove ho preso lo zaino per spostarmi di poco a Udon Thani.
Giornata stancante ma bellissima da lasciarmi un sorrisone stampato in faccia per ogni singolo momento che ho trascorso, dalla mattina quando al telefono con l'Irlanda per paura di attraversare il paese da sola di notte ho invece incontrato i monaci che benedivano i negozi prima dell'apertura, al viaggio in tuktuk con la gente che si stupiva di vedere una turista da sola li in mezzo e mi sorrideva e salutava, alla sera a Udon Thani a tradurre gli ordini della cena con Google. Bello!! Bello!!






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