lunedì 9 settembre 2013

Uluru

Sull'uluru sono sempre stata un pó scettica. Roba turistica. Quindi bah...però andare in australia e non vederlo è un peccato. E quindi eccomi qua.
Roba turistica lo è sicuramente perché c'è un sacco di gente ma devo ammettere che vale proprio la pena!!

Innanzitutto siamo andati al centro aborigeno dove viene spiegata tutta la storia di uluru e i motivi per cui è considerato un luogo sacro. In realtà gli aborigeni ci raccontano solo storielle: noi veniamo trattati come bambini in quanto non abbiamo seguito il loro percorso formativo e non abbiamo quindi le capacità e le conoscenze che loro considerano necessarie x l'età adulta. È una cultura molto diversa e particolare e almeno qui sembra venire rispettata. Poi, dopo il momento "culturale", finalmente ci avviciniamo alla pietrona. Da lontano non è niente di che, cioè è una cosa già vista...tutti abbiamo visto almeno una foto dell'ayers rock da lontano...ma da vicino è diversa. Fa impressione. È proprio una roccia strana. Poi ha questo favoloso colore rosso, con il verde acceso degli alberi, il blu che più blu non c'è del cielo e il bianco delle nuvole ci sta tutto molto bene. Il giro intorno è una passeggiata in piano di circa 10km. Siamo fortunati che ci sono le nuvole che ogni tanto oscurano un pó il sole, così non si muore troppo di caldo. Ma soprattutto le nuvole ci permettono di vedere penso il tramonto più bello che abbia mai visto. Per godercelo andiamo in un posto dove da una parte hai il sole che tramonta e dall'altra l'uluru che assume tutte le tonalità possibili del rosso. Bellissimo!!! Peccato che sia leggerissimamente affollato. Ma io e la mia amica francese non ci scoraggiamo e troviamo un posto favoloso per vedere tutto ciò. Non sapevo più da che parre guardare...o la fantastica pietra dai mille colori diversi ogni secondo o il sole che scendeva infuocando tutte le nuvole del cielo... non so....mi è venuto il torcicollo!

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