sabato 10 settembre 2016

Diga

Ci svegliamo con un po di pigrizia e ci dirigiamo verso ovest. La meta della giornata è una diga gigante che si trova al fondo di una strada sperduta nell'entroterra del nulla. Durante il tragitto ci sono varie cosette da vedere, prima fra tutte un'altra cascata impressionante, Hengifoss, che richiede un 40 minuti di cammino in salita.
Poi ci avventuriamo  su un altopiano letteralmente deserto, paesaggio quasi lunare o di un altro pianeta sicuramente. Solo qualche pecora, cespugli di muschi vari, sabbia nera, pietre vulcaniche e laghi e fiumi e acqua ovunque. Io sono davvero sconcertata dalla quantità di acqua che c'è qui. Ovunque. Tra quella che viene fuori dal terreno calda e quella che arriva da un qualche ghiacciaio che c'è sopra (qui c'è sempre un ghiacciaio sopra...) ce n'è davvero tanta.
A metà della via ci fermiamo in un rifugio che ha due fantastiche hot pots, ossia due pozze di acqua calda di sorgente. Una a 38° e l'altra a 43°. Fuori fa decisamente freschetto e l'idea di spogliarci non è delle migliori ma dopo un caffè caldo prendiamo coraggio e via. Il paradiso. Stare li con l'aria fresca fuori a mollo nell'acqua bollente è bellissimo. Poi siamo arrivati noi e non c'era nessuno. Una pozzetta solo per noi con vista cascata e nulla... Bellissimo!!!
A malincuore continuano il giro e arriviamo fino alla diga. Una diga gigante che li per li non sembra nulla di che fino a che non arriviamo alla fine dove si vede una prima cascata, un lungo scivolo che incanala l'acqua e poi una cascata immensa che si affaccia su un canyon mozzafiato! Per carità la cascata è artificiale ma di una tale imponenza!! E poi quanta acqua!!!! Proprio una bella giornata che non ci fa rimpiangere Askja, il posto che non abbiamo potuto raggiungere oggi.
Concludiamo la giornata con un giro su un quad a 6 ruote con il nostro padrone di casa e con il cane che ci corre dietro fino alla famosa cascata dietro casa. Che ridere!!! E poi quanti mirtilli!!!

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